Siamo a conoscenza che in diversi uffici territoriali la programmazione della vigilanza stia avvenendo tenendo separata la programmazione della vigilanza tecnica da quella del lavoro (cd. Ordinaria).
Il tutto starebbe avvenendo sulla base di indicazioni verbali ricevute dalla Direzione Generale.
Ci sono uffici in cui addirittura sarebbe più facile programmare un’ispezione congiunta con i tecnici della prevenzione dell’ASL piuttosto che con gli ispettori tecnici.
Siamo davvero alla follia.
Riteniamo questa scissione della vigilanza un atto pericoloso che disarticola l’ispezione sul lavoro, spaccandola in due con una visione antistorica, che ributta indietro di decenni quest’attività. Ora che finalmente sono arrivati centinaia di ispettori tecnici (e altre centinaia dovrebbero arrivarne), ora che finalmente si potrebbe programmare una vigilanza integrata all’interno dello stesso Ente, dimostrando in modo compiuto e concreto l’importanza di una vigilanza a 360° e non per compartimenti stagni si va (in modo predeterminato?) nella direzione opposta. Non si vuole disturbare chi produce?
Lo abbiamo già scritto in altri comunicati: le stragi sul lavoro di questi mesi (Brandizzo, Firenze, Suviana e da ultimo, per ora, Casteldaccia) dimostrano la necessità di programmare insieme la vigilanza del lavoro e tecnica perché quelle stragi sul lavoro non sono solo il frutto di inosservanze di norme di sicurezza ma anche il mancato rispetto di norme di diritto del lavoro, relative all’inquadramento dei lavoratori o alla genuinità degli appalti, ad esempio. Dividere la vigilanza e immaginare che gli ispettori tecnici escano normalmente da soli significa fare una vigilanza incompleta ed espone anche gli stessi ispettori a rischi nel momento in cui, a seguito del loro sopralluogo, si verifichino problemi. Chi glielo spiega, poi, alle autorità competenti che la programmazione è divisa per effetto di un ordine verbale proveniente da Roma (sic!)?
Proprio per questo, diffidiamo l’Amministrazione dal proseguire su questa strada e ci riserviamo tutte le azioni a tutela sia dei lavoratori sia della stessa vigilanza sul lavoro.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |