POMPEI: A QUANDO UN PUNTO E A CAPO?!
Quasi una maledizione sembra accompagnare i fasti dell’antica Pompei: city managers, soprintendenti, commissari e crolli senza che si trovi lo strumento per esorcizzarla, bloccarla.
In questo ditirambo certo non vanno sottaciute le responsabilità sindacali o meglio di un sindacalismo scriteriato usato come grimaldello per fini altri a quelli di assicurare la fruizione del sito o la sua salvaguardia. Il pretesto ultimo riguarda le risorse promesse dal ministro Galan che secondo gli agitatori sarebbero venute meno. Per il Ministro parlò allora come ora il DL n.34 che assegnava a Pompei risorse per 900.000,00 euro pari a 25 funzionari fra architetti, archeologi e amministrativi con lo scopo di velocizzare monitoraggi e gare di appalto. Come Cgil salutammo con favore tali risorse sottolineando la loro parzialità e insufficienza (fra l’altro dicemmo come la somma stanziata non riusciva a coprire i 25 funzionari) chiedendo infine che questo personale fosse trovato fra quello di grande esperienza, senior. Aggiungemmo anche che si dovesse ricreare un manipolo di manutentori in grado di controllare e intervenire secondo le metodiche della conservazione programmata. Oggi sembra che su questo punto si appuntino i proclami di alcune organizzazioni sindacali che tacciano il Ministro di tradimento e l’attuale responsabile degli scavi di inazione. Ma nel DL si indicava – un po’ inusualmente per la verità – l’Ales (società Mibac in house) come soluzione strumentale per questa parte di personale “aggiuntivo”. Ora al di là dei problemi aperti tuttora in Ales, la soluzione non risponde ai loro disegni che sono quelli di privatizzare questi servizi di “restauro preventivo” negli scavi, magari con cooperative ad hoc costituite! O a far tornare il Commissario!
La Cgil respinge questo disegno così come le forme di “lotta” scelte dalla Uil tese ad esasperare l’utenza e mentre richiama l’Amministrazione ad un attento controllo delle prerogative sindacali invita il Ministro ad aprire un serrato confronto sulle prospettive per Pompei e la Soprintendente a superare ostacoli e ritrosie che vietano l’agibilità piena degli scavi e delle domus.
Roma, 9 maggio 2011
Fp-Cgil bac
Libero Rossi