Inpdap: comunicato dal coordinamento

18 Luglio 2011

 
 

Comunicato

 

QUANDO IL SALVAGENTE SI BUCA

E’ sempre più difficile districarsi tra i miasmi di questo Istituto.

Non tutti sanno che:
– Si dilatano i tempi per i concorsi giuridici;
– Non arriva, ancora, l’approvazione del CCIE 2010 da parte dei Ministeri Vigilanti;
– Non si fa nessun accordo sulle posizioni organizzative, atto, peraltro,dovuto a seguito della riorganizzazione dell’Istituto;
– Il fondo di Ente 2011 come minimo diminuirà di 2 milioni di Euro per effetto della L.122/2010, in barba a tutti i meravigliosi accordi sottoscritti da Brunetta e dai suoi compagni di merenda.

Di contro, però:
– pur non sapendo se le risorse che le OO.SS. hanno contrattato nel 2010 saranno riconosciute (Aumento art. 23,Concorso 2010,Progetti locali, Acconti e saldo progetto generale, 1 milione di Euro distribuiti per i risparmi sui passaggi economici,600 Euro all’area B, etc…) le lavoratrici e i lavoratori dell’Inpdap hanno raggiunto gli obiettivi fissati dai vari piani di produzione e ottenuto la percentuale di efficienza richiesta, contro ogni possibile previsione, grazie solo allo spirito di iniziativa che li contraddistingue e che, ormai, è l’unica cosa seria a mantenere in piedi questo Istituto (visto che il Sin continua a non funzionare!!).
– Come gli studenti rimandati, i colleghi dovranno studiare fino a luglio e forse oltre, perché notizie di corridoio danno di nuovo una forte resistenza del Collegio dei Sindaci sulla questione dei passaggi giuridici in un Ente che risulta in esubero di personale ( almeno questo è quello che pensa Brunetta della nostra dotazione organica).
– L’amministrazione punta tutto il suo Piano della Performance sulla produzione e le attività istituzionali e, poi, però, è solo capace di concepire una proposta di riduzione delle posizioni organizzative sul territorio e, ancora peggio, trovare conforto in una dirigenza appecoronata che- invece di urlare le necessità del territorio, lamentare l’esigenza di maggiori leve gestionali e motivazionali -corre, complice o peggio compromessa, ad attuare assurde riorganizzazioni che non hanno né capo né coda.
– La L.122/2010 prevede che i pensionamenti non costituiranno più una rimessa fissa del fondo di Ente, il che significa che il fondo si ridurrà, almeno, delle risorse fino ad ora ricavate dal salario accessorio rimesso dai pensionati. La cifra è tutta cancellata, non ci sarà solo la parziale riduzione per i pensionamenti dell’anno.

Farebbe bene l’Amministrazione, allora, a chiarire ai lavoratori quale sarà l’ammanco totale dal fondo 2011 che si tradurrà in minor salario da distribuire ai lavoratori… o almeno a quelli che la valutazione fatta dalla dirigenza riterrà degni di cotanta grazia.

E’arrivato,o no, il momento di svegliarci?

O deve continuare a lasciarci indifferenti una situazione, che, invece, precipita di giorno in giorno, nella convinzione che comunque vada rimarremo sempre a galla?

Adesso, purtroppo, il salvagente però si è bucato!

Roma 2/5/2011

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Inpdap
Marinella Perrini

 
 
 
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