Roma, 3 maggio 2011
Al Capo Dipartimento
Dell’Organizzazione Giudiziaria
Pres. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dr. Calogero Roberto Piscitello
Oggetto: mobilità e impegni non mantenuti sul part-time.
Durante l’ultima riunione ci siamo lasciati con l’impegno per una prossima convocazione sulla mobilità e sull’ordinamento professionale che si sarebbe dovuta tenere dopo un vostro approfondimento sulla situazione; avevate infatti dichiarato che avreste fatto un monitoraggio tra il personale in servizio per conoscere chi ha aspirazioni a trasferirsi in altra sede e da tempo è in attesa di interpello.
Non ci è stato comunicato nulla in proposito mentre continuano a giungere voci su distacchi che continuerebbero ad essere concessi; d’altra parte siamo a conoscenza invece di situazioni di altri lavoratori, che avrebbero specifiche competenze per essere trasferiti in alcuni uffici (come da voi asserito durante la trattativa) o che hanno particolari situazioni familiari e personali, le cui domande non vengono prese in considerazione. Riteniamo dunque indifferibile un incontro per discutere di mobilità e riavviare gli interpelli, per evitare che si verifichino disparità di trattamento tra lavoratori. Da parte nostra ci faremo parte attiva e chiederemo a tutti i lavoratori interessati ad ottenere un cambio di sede di inoltrarvi domanda di distacco, così si potrà verificare quante persone sono effettivamente interessate a spostarsi in tutto il territorio nazionale.
Vi segnaliamo inoltre, sulla questione della mobilità, che vi è giurisprudenza favorevole ai lavoratori che beneficiano della 104 e chiedono il trasferimento in forza di questa legge ove vi sia la vacanza del posto (sentenza Consiglio di Stato sez. IV del 01/02/2011), e dunque ci aspettiamo che l’Amministrazione agisca di conseguenza.
Non ci risulta esserci stato esito alla nostra richiesta di sospensione degli interpelli distrettuali destinati ai soli soprannumerari e dunque in contrasto con l’Accordo sulla mobilità del 2007 che, ad oggi, è l’unica fonte che regola la mobilità del personale.
Per quanto concerne il part-time ci risulta un fatto grave: i 31 lavoratori del Tribunale di Milano ai quali era stato revocato il part-time dal 1° maggio sono tornati in full-time. Ciò contrasta con l’impegno del Direttore Generale che aveva assicurato la sospensione di tutte le revoche, anche quelle già attivate, per procedere ad una nuova e approfondita revisione ed aveva preso inoltre l’impegno a differire le revoche di almeno 6 mesi: abbiamo diffuso queste dichiarazioni in tutta Italia e oggi vengono smentite.
Vi richiamiamo al rispetto degli impegni da voi assunti in trattativa alla presenza di numerose persone.
Restiamo in attesa di atti conseguenti e di una immediata convocazione,
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco