Nel corso della riunione del 17 aprile, abbiamo nuovamente rappresentato la necessità di scorrere integralmente la graduatoria per ispettori del lavoro che a fine maggio scadrà.
L’Amministrazione ha risposto che ha già presentato richiesta per un ulteriore scorrimento di 155 unità e poi non farà in tempo a ulteriori scorrimenti. A nulla è valso evidenziare le lungaggini di un ulteriore concorso per ispettori del lavoro e ricordare che, purtroppo, gli scorrimenti realizzati hanno avuto pochissime risposte e che quindi dei 155 chiamati, forse una quarantina risponderanno, continuando a lasciare carenze in organico.
La graduatoria di un concorso, quindi, verrà lasciata “scadere”, complice anche la volontà del Ministro della PA di non prorogare la durata delle graduatorie in essere, così producendo un aggravio di spesa pubblica e di tempi? Noi chiediamo che si faccia il possibile per scongiurare questo.
Quanto accaduto deve porre, a nostro parere, degli interrogativi, a cui occorre trovare risposte adeguate. Anzitutto sulla procedura intrapresa, che non sembra aver dato finora buona prova di sé, per i tempi troppo lunghi e l’impossibilità per l’Amministrazione destinataria di poter intervenire per accelerare la presa di servizio.
Il secondo punto riguarda le sedi di destinazione: sappiamo bene che c’è un problema di carenza di personale nelle sedi del Centro-Nord e che la maggior parte delle defezioni riguarda proprio quelle sedi. Proprio per questo, è importante pensare a future procedure concorsuali localizzate, su base regionale o anche ultraregionale (ad es. Nord-Est, Nord-Ovest) che però siano in grado di dare un minimo di risposte a quei territori ormai sfiancati dalla gravissima penuria di lavoratori, che costringe in particolare gli ispettori a dover essere impiegati come factotum.
Il terzo punto riguarda l’appetibilità del posto in INL: occorre mettere in piedi un piano che renda attrattivo questo Ente, sia alla luce del ventilato concorso per ispettori tecnici, che dovrà riguardare – a detta dell’INL – professionalità come ingegneri e architetti, sia per non disperdere i tanti ingressi che comunque sono avvenuti. In questo senso, occorre immaginare sia convenzioni, come abbiamo già scritto in precedenza, ma anche un atteggiamento più flessibile e accogliente verso chi si approccia a questo Ente.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |