Nella giornata di ieri si è svolta riunione sindacale in cui sono stati affrontati diversi argomenti.
In apertura l’Amministrazione ha dichiarato che il MEF avrebbe comunicato che gli arretrati della perequazione verranno pagati in busta paga aprile. Invece, in busta paga maggio dovrebbe essere pagato il primo semestre 2023 del Decreto Poletti, così come i benefici assistenziali.
Riguardo alla procedura per i differenziali stipendiali ci è stato comunicato che si stanno ultimando i test dell’applicativo informatico ed entro la metà di aprile dovrebbe uscire il bando. Due osservazioni in proposito: non si può continuare a spostare il termine di avvio della procedura (si era detto che a marzo si sarebbe partiti ora andiamo ad aprile), anche considerando che riteniamo si debba fare presto un’ulteriore accordo per differenziali stipendiali con decorrenza gennaio 2024. Inoltre, l’avvio di questa procedura può essere un modo per implementare una banca dati del personale dell’INL (ad esempio individuandone titoli di studio, anzianità, etc.) così da accelerare molte altre future procedure (si pensi alle progressioni verticali in deroga, ai percorsi formativi e a molto altro). Si colga, quindi, l’occasione per farlo.
A seguito dell’emanazione del DL 19/24 sono state avviate le procedure per il nuovo concorso per ispettori tecnici, che potrebbe essere bandito in estate. A tal riguardo, visto che si tratterà di un concorso su base regionale, abbiamo evidenziato come sia necessario avere un prospetto della carenza dei singoli territori e non solo su base nazionale, per poter verificare le effettive carenze di personale a livello locale.
Sempre riguardo al DL 19, abbiamo nuovamente evidenziato come sia assolutamente insufficiente la previsione relativa al Decreto incentivi, che ha previsto un tetto individuale per ispettori. Se si vuole trattenere personale, occorre anche remunerarlo adeguatamente e, in questo senso, il tetto del 15% del trattamento economico lordo rischia di essere del tutto inadeguato. Considerato che il DL è in fase di conversione occorrerebbe pensare almeno a un aumento importante della percentuale, così da rendere appetibile il salario accessorio di questa parte del personale. In tal senso, prevedere che sia almeno il 25 o il 30 per cento del trattamento economico potrebbe essere una leva maggiormente incentivante.
Si è poi avviata la discussione sui cambi di profilo professionale, un altro dei tasselli derivanti dal nuovo ordinamento professionale disegnato nei mesi scorsi. In attesa di ricevere una bozza su cui aprire la discussione e il confronto, abbiamo anticipato all’amministrazione che diventa essenziale ricevere quel prospetto relativo alle carenze di personale nelle singole sedi, altrimenti non si potranno calare le proposte all’interno degli uffici. Accanto a questo, occorre anche immaginare dei percorsi formativi che accompagnino chi cambia il profilo.
Il prospetto relativo alle carenze di personale diventa essenziale anche per poter procedere in maniera adeguata alla mobilità territoriale. In merito a questo argomento, riteniamo che si debbano garantire le attività in tutti gli uffici del territorio nazionale, non potendo immaginare operazioni che si limitino a “travasare” personale, incuranti delle successive conseguenze per la tenuta dei servizi sui territori.
L’Amministrazione ha anticipato che dopo Pasqua si aprirà la contrattazione per l’FRD 2023: in attesa di ricevere una prima bozza per poter presentare le nostre proposte, ribadiamo la necessità di avviare nuovi differenziali stipendiali e chiediamo il ripristino di “buone abitudini” che, anche in occasione dell’ultimo accordo, si sono perse. In particolare, ci riferiamo al prospetto che veniva inviato, dopo la stipula dell’accordo definitivo nazionale e prima dell’avvio della contrattazione di sede, nel quale erano indicate le somme destinate alle singole sedi. L’invio di quel prospetto consentiva alle parti di calibrare le proposte da presentare al tavolo territoriale e non fare una contrattazione al buio. Chiediamo che questo prospetto sia nuovamente inviato agli uffici e alle OO.SS.
Inoltre, una volta concluse le trattative di sede è importante sapere, nel rispetto della privacy dei lavoratori, la ripartizione delle somme, perché questo consente alle OO.SS. e alla RSU di capire se vi siano stati squilibri nella contrattazione, ad esempio, e se occorra intervenire su alcuni criteri. Invece, consegnare alle OO.SS. e alla RSU un prospetto – non concordato con la parte sindacale – come quello trasmesso in seguito all’ultima contrattazione decentrata non ha alcuna utilità e ad alcuni è perfino apparsa come una beffa. Chiediamo, quindi, che si torni a dare un prospetto, anonimizzato, che indichi le somme distribuite fra i lavoratori della singola sede a seguito della contrattazione decentrata, con l’indicazione delle singole voci che ognuno ha ricevuto.
Infine, versante assunzioni: in questi giorni sono state convocate diverse decine di vincitori del concorso per assistenti amministrativi e l’Amministrazione ha comunicato che intende procedere a nuovi scorrimenti, considerata la gravissima carenza di personale di seconda area. Rispetto alla graduatoria degli ispettori del lavoro, ci è stato riaffermato che si intende procedere allo scorrimento integrale della graduatoria prima della sua perdita di efficacia, che si avvicina sempre più.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |