29.03.2011 – Ad oltre cinque anni di distanza dall’entrata in vigore del DL 217/05 si moltiplicano, purtroppo, gli effetti fortemente negativi di una iniqua riforma finanziata con i soldi dei lavoratori, appartenenti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Oggi, ancora una volta, le operazioni relative al primo inquadramento, previste dal nuovo ordinamento, gravano sulle tasche di una parte del personale già pesantemente e ingiustamente defraudato, nel recente passato, di una parte del proprio stipendio.
L’applicazione delle disposizioni riportate nel decreto di riforma del Corpo evidenzia, oggettivamente, il fallimento di un progetto che, attraverso il passaggio nel diritto pubblico, prospettava la valorizzazione economica e professionale dei Vigili del Fuoco.
Tali benefici, tanto decantati dai fautori della riforma, restano tuttora una vaga promessa che si aggiunge ai mancati impegni assunti dall’attuale Governo nei confronti della categoria.
Ci chiediamo, dunque, quanto tempo si dovrà ancora attendere affinché vi sia una presa di coscienza da parte di tutti – compagine governativa, vertici politici del Corpo, amministrazione e sostenitori del nuovo ordinamento – riguardo la necessità di procedere ad una complessiva riforma della struttura organizzativa del Corpo che contribuisca a soddisfare le legittime aspettative di carriera, prestigio e guadagno dei vigili del fuoco, nonché ad innalzare i parametri di efficienza del servizio reso alla collettività.
Di seguito, in allegato, la nota inviata all’amministrazione per denunciare le decurtazioni di stipendio subite dai dipendenti appartenenti al ruolo amministrativo contabile del Corpo nazionale dei vigili del Fuoco, con un’anzianità di servizio superiore ai 30 anni.
COORDINAMENTO NAZIONALE
VIGILI DEL FUOCO
Roma, 29 marzo 2011
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Direzione Centrale Risorse Finanziarie
All’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: “Assegno ad personam” riassorbito dal rinnovo contrattuale.
Egregi,
pervengono alla scrivente O.S. le proteste delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo, ai quali è stato pesantemente negato il beneficio economico derivante dall’aumento contrattuale relativo al biennio 2009-2010.
Nello specifico, si fa riferimento ai colleghi che a seguito delle promozioni alle qualifiche iniziali dei ruoli superiori, ovvero delle operazioni di primo inquadramento previste dal DL 217/05, hanno conseguito un trattamento economico inferiore a quello in godimento nella precedente qualifica, coperto da un “assegno ad personam”.
Premesso che la FP CGIL VVF ha sempre contrastato aspramente una riforma del Corpo che continua a produrre effetti disastrosi sui diritti del lavoro, risulta inaccettabile, nei confronti di una parte del personale del Corpo, la riduzione del potere di acquisto derivante dalla decurtazione dell’assegno in oggetto ed il mancato adeguamento del livello stipendiale, previsto per tutto il pubblico impiego dalla Legge Finanziaria 2009, Art 1 co. 28, quale copertura dell’inflazione programmata.
Poiché quanto sopra esposto costituisce una palese violazione dei principi costituzionali di uguaglianza e di adeguatezza della retribuzione, sollecitiamo codesta amministrazione ad adottare urgentemente ogni provvedimento necessario al superamento delle cause che hanno determinato la sperequazione contestata.
Ad ogni buon conto, ci riserviamo di avviare tutte le azioni sindacali e giuridiche che riterremo più opportune al fine della tutela e del rispetto dei diritti contrattuali.
In attesa di urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
Coordinatore Nazionale FP–CGIL VVF
Michele D’Ambrogio