Domani in tutto il Paese si svolgeranno iniziative, assemblee pubbliche, presidi, volantinaggi delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori pubblici con l’obiettivo di spiegare le ragioni della nostra lotta, perché ormai a rischio non sono soltanto i nostri diritti ma anche quelli dei cittadini.
I tagli di risorse operati dal Governo sono una scure che si abbatte sull’intero sistema dei servizi pubblici impoverendo non solo gli stipendi dei dipendenti, attraverso il blocco della contrattazione, ma mettendo sempre più a rischio la quantità e la qualità delle prestazioni fornite ai cittadini.
Il blocco del turn-over ed il licenziamento dei precari non si traduce solo in un drammatico aumento dei disoccupati, ma rende anche più difficile garantire ai cittadini il mantenimento di servizi essenziali.
Noi rivendichiamo un cambio di strategie perché pensiamo che i servizi pubblici e la spesa per il Welfare debbano essere considerati un investimento e non un puro costo, e su questo cambio di ottica vogliamo costruire un fronte più largo in preparazione dello sciopero generale della CGIL del 6 maggio.
Roma 24 marzo 2011