Il governo ha approvato la norma che prevede l’impegno a stabilizzare, a partire dal luglio 2026, le lavoratrici e i lavoratori dedicati ai progetti PNRR del Ministero della Giustizia.
Sicuramente ciò rappresenta un ulteriore passo avanti, dopo la proroga dei contratti a tempo determinato fino al 30 giugno 2026, ma ancora non basta.
L’obiettivo continua ad essere la stabilizzazione di tutto il personale impegnato sui progetti PNRR. Un obiettivo realizzabile e previsto anche dalla norma, già introdotta dal governo, che ha permesso ad altri ministeri di stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori assunti a tempo determinato per il PNRR, dopo 15 mesi di servizio, e che sarebbe sbagliato, oltre che incomprensibile, non utilizzare anche nella Giustizia.
La norma ora approvata dal governo introduce solo le condizioni per partecipare a un concorso o selezione: “che hanno lavorato per almeno ventiquattro mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultano in servizio alla data del 30 giugno 2026, previa selezione comparativa sulla base dei distretti territoriali e degli uffici centrali, nei limiti delle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente e dei posti disponibili in organico, con possibilità di scorrimento fra i distretti.”
Il Governo ancora non dice quante risorse mette a disposizione per la stabilizzazione di 8.171 Funzionari addetti all’Ufficio per il Processo e di tutti gli altri addetti del PNRR, né di quanto si aumenterà la dotazione organica dopo il 30 giugno 2026. Introduce, invece, la comparazione tra distretti per un’eventuale assegnazione presupponendo la mobilità anche per chi è vincitore nel distretto scelto.
La nostra mobilitazione continuerà finché il Governo non ci darà una risposta chiara sulle risorse e i numeri: devono chiarire se intendono procedere con la STABILIZZAZIONE di tutte le lavoratrici e i lavoratori a tempo determinato o se intendono procedere con un concorso per coprire i soli posti al momento certi, i 1.500 previsti e finanziati della cosiddetta legge “Cartabia”.
Contro quest’ultima ipotesi continueremo la nostra mobilitazione a sostegno di tutte le lavoratrici e i lavoratori precari della Giustizia.
FP CGIL
Felicia Russo