Roma, 21 marzo 2011
Al Ministro della Giustizia
On. Avv. Angelino Alfano
Al Capo del Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria
Dr. F. Ionta
Oggetto: Dirigenza penitenziaria
La recente richiesta di disponibilità dei dirigenti penitenziari per la copertura di 48 sedi (37 Istituti e 11 Uffici di esecuzione penale esterna) formulata dalla Direzione generale del personale con nota n. 0106411 del 14.3.2011, evidenzia l’ulteriore tentativo dell’Amministrazione di sopire il malessere ed il disagio operativo e professionale che ormai da diverso tempo è presente fra i dirigenti penitenziari, soprattutto di alcune regioni.
Trattasi di problematiche, ben note all’amministrazione, che, a tutt’oggi, non trovano risposte e interventi risolutivi di sorta e che se non affrontate adeguatamente rischiano di incidere negativamente sul sistema penitenziario nella sua complessità del quale la classe dirigente è componente fondamentale.
L’iniziativa in questione, infatti, in un contesto di assoluta incertezza rischia non solo di non risolvere il problema ma di accrescere quel senso di sfiducia nei confronti dell’amministrazione che, purtroppo avvertiamo.
E’ in tale contesto, quindi, che vediamo collocarsi il percorso avviato dal DAP che rischia di ottenere un risultato deludente e , ancora una volta, di mera apparenza.
Un piano di mobilità dei dirigenti penitenziari, che preveda criteri, graduatorie, incentivi, non può prescindere da un quadro ordinamentale stabile, che dia contezza dei propri diritti e doveri, del rispetto e della tutela degli interessi propri e di quelli dell’amministrazione.
La Fp Cgil, pertanto, ribadisce la necessità e l’opportunità che su tutta la questione si avvii con urgenza un tavolo di confronto.
In attesa di sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.
Il Segretario Nazionale FpCgil
Antonio Crispi