Al Direttore Generale
Dott. Vincenzo Caridi
Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott. Giuseppe Conte
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
Dott. Salvatore Ponticelli
OGGETTO: Revoca messaggio 757/2024 e richieste in attesa di riscontro
Con il messaggio Hermes in oggetto, pubblicato nella mattinata di ieri, l’Amministrazione ha comunicato l’estensione delle sperimentazioni in corso in materia di lavoro a distanza (Smart Friday e Lavoro da Remoto) alla Direzione Regionale Umbria.
L’obiettivo indicato è l’ampliamento del “campione oggetto di indagine” per verificare “gli auspicati benefici di ordine organizzativo”.
Poiché di buoni auspici non vive un Istituto pubblico come INPS, poiché è trascorso oltre un mese dall’avvio della sperimentazione nelle sedi pilota, poiché nessuna comunicazione è stata nel frattempo trasmessa alle organizzazioni sindacali in relazione ai risparmi conseguiti, a un monitoraggio della soddisfazione dell’utente interno, ai contratti in essere con le società esterne operanti in INPS, la scrivente organizzazione richiede CON URGENZA un incontro specifico sul tema.
Stupisce, peraltro, la tempistica adottata: il coinvolgimento dell’Umbria arriva proprio alla vigilia di un incontro sulle nuove linee guida del lavoro a distanza, che dovrebbero disciplinare tali istituti. Sarebbe sin troppo semplice notare quanto una disposizione simile strida con qualsiasi proposito di dialogo costruttivo.
Le questioni sul tappeto iniziano a essere troppe e insistenti, al punto da porre un rilievo in materia di relazioni sindacali.
Segnaliamo, in particolare, come a oggi le rappresentanze sindacali non abbiano contezza:
dei progetti di riorganizzazione allo studio, avendo ricevuto una singolare pre-informativa cui non è seguito un altrettanto singolare pre-confronto;
dell’attivazione della negoziazione dei progetti locali, come previsto dall’art. 50 c. 4 del CCNL, con buona pace di quanto arbitrariamente stabilito dalla circ. 103/2023 e dalla determina commissariale 110/2023, di cui si chiede IMMEDIATA rettifica;
dell’accesso al lavoro agile per i dipendenti fragili, considerata la scadenza del 29 febbraio;
delle trattenute sui buoni pasto nei confronti dei dipendenti che hanno usufruito della mobilità.
Su tutte queste questioni la scrivente sigla ha chiesto formalmente dei riscontri.
Rimaniamo in attesa di risposta.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo