TOSCANA
Firenze, 28 gennaio 2011
– Al Coordinamento FP CGIL Toscana Ministero della Difesa
– A tutte le lavoratrici e ai lavoratori del Ministero della Difesa
enti della regione Toscana.
OGGETTO: sistema misurazione / valutazione performance – Direttiva OIV-Difesa.
COM’E’ POSSIBILE ESSERE ARRIVATI A QUESTO PUNTO? Le cause del disastro e del caos senza precedenti che stiamo vivendo in questi giorni sono ben note a tutte le compagne e ai compagni che nell’intero anno 2010 si sono impegnati attivamente e hanno tentato di tutto per evitare che si arrivasse ad una tale ricaduta negativa su lavoratrici e lavoratori. Purtroppo siamo stati lasciati da soli a sopportare oneri e rischi di una situazione che è ormai divenuta insostenibile, ai limiti della vera e propria violazione di tutta una serie di principi e valori scolpiti nel nostro DNA costituzionale, a cominciare dal diritto alla dignità che consiste anche, tra le altre cose, a non essere presi in giro, come esseri umani ancor prima che come lavoratori e membri di organizzazioni sindacali. E la direttiva OIV, calata nella realtà del ministero difesa che noi tutti ben conosciamo, sinceramente suona come LA PIU’ GROTTESCA E SURRALE DI TUTTE LE PRESE IN GIRO.
PRETENDIAMO SPIEGAZIONI PER LE MODALITA’ OPACHE CON CUI SI INAUGURA QUESTO COSIDDETTO SISTEMA DI VALUTAZIONE. Avremmo decisamente preferito che l’avvento, da tutti noi auspicato e condiviso, di una gestione delle pubbliche amministrazioni performance oriented fosse stato ben diverso.
La direttiva emessa dall’OIV purtroppo contiene molti punti oscuri da chiarire e nodi da sciogliere. Piomba letteralmente addosso agli enti dell’area tecnico -operativa, spiazzandone la dirigenza e costringendola ad affrontare l’emergenza in tempi strettissimi, praticamente ardui. Per non parlare degli enti che non ne sanno ancora nulla. Da un punto di vista squisitamente manageriale il paradosso è che sull’altare del decreto Brunetta, viziato da illogicità ed irragionevolezza, contaminato alla base da una profonda ed inquietante autoreferenzialità, ci sono proprio la tempestività, la produttività e la qualità dell’azione amministrativa. L’urgenza assoluta in ambito Difesa è capire come mai siamo le cavie prescelte di questo assurdo esperimento, che partorirà solo una spirale di ulteriore caos e confusione in una congiuntura già fortemente critica.
Invece il disegno piu’ alto e complessivo che la anima è fin troppo chiaro: un capolavoro, si fa per dire!, di strategia e propaganda, finalizzato a svuotare del tutto il ruolo del lavoro in ogni sua forma. Un ruolo essenziale per la coesione sociale e la sopravvivenza di una democrazia.
IL LAVORO E’ IL PRIMO VALORE, E’ IL VALORE ASSOLUTO DI OGNI INDIVIDUO.
SENZA LAVORO NON VI E’ POSSIBILITA’ DI SVILUPPO DI ALCUN ALTRO VALORE. E’ IL PRIMO MOTORE DI TUTTE QUELLE SOCIETA’ CHE SI ISPIRANO AL PACIFISMO E SI ORIENTANO ALLA DEMOCRATICITA’ COME LA NOSTRA. Distruggendo il lavoro, in tutte le sue forme, da quelle meno tutelate e piu’ vulnerabili del mondo privato a quelle piu’ garantite del lavoro pubblico, si mira a disgregare e a scardinare un’intera società, si minano le basi di una democrazia.
Siamo davvero sopraffatti e sbigottiti ma non per questo impreparati ad affrontare questa nuova sfida e questa nuova frontiera del confronto.
Il coordinatore Regionale
FP CGIL– Toscana
NAPPI Lina
p. La Segreteria Regionale FP CGIL
Ministero Difesa
Santi Bartuccio