Mentre il Governo adotta il nuovo piano sanitario nazione, nel quale la metà delle pagine (circa 50 su 100) è dedicata ad azioni per lo sviluppo del servizio sanitario nazionale, prosegue l’iter del Decreto Milleproroghe che conferma i tagli al Fondo Sanitario Nazionale per circa 1 miliardo.
Il Governo indica fra i suoi obiettivi quelli del miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni e “della presa in carico del cittadino”, e contemporaneamente in Parlamento, attraverso il taglio di circa 500 milioni di euro, si creano le condizioni affinché a Giugno venga reintrodotto il “super ticket” di 10 euro per ogni ricetta e/o prestazione.
Il Piano licenziato dal Governo dedica un intero capitolo all’integrazione socio sanitaria, assumendo un serie di obiettivi ambiziosi per meglio aiutare cittadini, anziani e famiglie nei percorsi di assistenza e cura, ma nel Decreto Milleproroghe il fondo per la non autosufficienza continua ad essere pari allo zero assoluto.
Può essere considerata normale una situazione nella quale il Governo e la maggioranza che lo sostiene, su un tema delicato come la salute dei cittadini, assumono comportamenti così schizofrenici?
Un’ultima considerazione: tutto ciò avviene dopo che si è imposto il blocco dei contratti di lavoro e del turn over in sanità e mentre la legge finanziaria impone il licenziamento del 50% dei lavoratori precari.
Un capolavoro!
Roma, 21 gennaio 2011