Pa: Fp Cgil, governo abbandona al proprio destino 700 tecnici Coesione

04 Dicembre 2023
Pa: Fp Cgil, governo abbandona al proprio destino 700 tecnici Coesione
Roma, 4 dic – “Giudichiamo positiva la prospettiva di un concorso per l’assunzione di oltre 2.000 funzionari a tempo indeterminato nell’ambito delle politiche di Coesione 2021-27 quali profili destinati a rafforzare la capacità amministrativa delle amministrazioni territoriali. Peccato, però, che il governo abbandoni al proprio destino oltre 700 tecnici del precedente concorso Coesione che già da tempo lavorano a tempo determinato negli enti locali, i cui contratti scadranno a partire dall’autunno 2024. Lavoratori e lavoratrici la cui mancata stabilizzazione rappresenta una doppia frustrazione: per il percorso lavorativo dei singoli e per la dispersione di competenze verificate, peraltro in una fase in cui le amministrazioni territoriali hanno un enorme bisogno di personale qualificato. Come Fp abbiamo proposto appositi emendamenti, anche alla legge di Bilancio, ma ad oggi il governo ha opposto un secco no”.
Lo scrive in una nota Fp Cgil.
“Oltre al danno, però, c’è anche la beffa: il cofinanziamento europeo per il programma nazionale di Assistenza tecnica Capacità per la Coesione 2021-2027, quello al quale fanno capo le oltre 2000 assunzioni, è previsto fino al 31.12.2029. Dal 2030 il finanziamento di questi contratti è previsto attraverso tagli al Fondo per il trasporto pubblico locale, al Fondo di solidarietà comunale, al Fondo per le Città metropolitane e al Fondo per le Province, oltre che al Fondo per le esigenze indifferibili del ministero dell’Economia. In pratica, da un lato si assume chi dovrebbe potenziare i servizi ai cittadini, e dall’altro si taglia ai servizi stessi. Un’assurda contraddizione. Come Fp Cgil continueremo a batterci per i lavoratori e le lavoratrici e chiediamo che si avvii un serio Piano straordinario di assunzioni pubbliche per garantire a tutti i cittadini un accesso di qualità ai servizi pubblici e il pieno godimento dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione”, conclude la nota.
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