VVF – Lettera del personale SATI di Modena.

18 Luglio 2011

NEWS

Lettera del personale SATI di Modena.

 

09.11.2010 – Abbiamo ricevuto e pubblichiamo, una nota inviata dal personale SATI di Modena, in risposta ai deliri di coloro che in questi giorni fomentano scontri e divisioni tra il personale del Corpo.

 

 

 
 
 
Alle OO.SS. CGIL CISL UIL RDB CONAPO
Provinciali e Nazionali
 
Al Capo del Corpo Nazionale VV.F.
Ing. Alfio Pini
 
p.c. Al Comandante Provinciale Vigili del Fuoco di Modena
Dott. Ing. Luigino Ercoli
 
A Tutto il personale del Comando VV.F. di Modena
 
 

 

Il corpo è composto da molte parti, e tutte con corrono al suo funzionamento.
La testa non pensa che i piedi siano inutili.
L’occhio non dice alla mano: “non ho bisogno di te”.
 
Questo concetto, pieno di semplice buon senso, messo per iscritto 2000 anni fa da S.Paolo, è lontano annil uce dai pensieri di chi, pur ostentando alle sue spalle un simbolo del cristianesimo predicato da S.Paolo, in questi giorni sta fomentando una guerra tra dipendenti della stessa amministrazione, dello stesso Corpo.
 
Tale guerra, sostenuta dalla diffusione di informazioni confuse e fuorvianti, si basa, per riassumere, su questo ragionamento:
Il Corpo (nazionale dei vigili del fuoco) non ha bisogno dei piedi, degli amministrativi, anzi glii mpiegati sono un ostacolo che ci impedisce di soddisfare le nostre (degli operativi) giuste aspirazioni di miglioramento economico, perché, incredibile!!, gli aumenti li danno anche a loro, a loro che non muoiono, a loro che non rischiano.
Invece di darli a loro, dovrebbero darli tutti a noi, per cui, ecco, caro amministrativo, scegli un operativo a piacere e fagli un versamento perché, poveretto, la sua famiglia sta aspettando i tuoi soldi, hai capito?
Tu che non rischi, tu che non muori, tu che non dai il sangue, non ti vergogni di prendere anche un aumento?
 
Molti commenti si potrebbero fare su questo modo di ragionare basato sul “niente a te, tutto a me”.
 
Con tutto il rispetto per le 27.000 famigli e degli operativi, male famiglie dei 4.000 amministrativi di che vivono, d’aria?
 
Ironia a parte, ci sentiamo veramente offesi nella nostra dignità di lavoratori da chi sostiene queste tesi senza dignità.”
 
Fai a gli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”, dice il famoso proverbio.
 
Quindi, vuoi che venga rispettato il tuo lavoro? Rispetta quello degli altri, amministrativi compresi.
 
Come puoi dimenticare la parte essenziale svolta da chi lavora fianco a fianco conte per lo stesso obiettivo, ma confunzioni diverse?
 
Non è ridicola questa contrapposizione basata sul più becero egoismo?
 
E poi, perché alimentare la confusione?
 
I soldi degli aumenti tabellari non sono stati presi dalla “Specificità”, che non c’entra niente.
 
Quei soldi erano per tutti e non solo per gli operativi.
 
Invece, l’indennità per il soccorso esterno, ad esempio, riguarda, come è logico che sia, solo gli operativi.
 
Dov’è allora il problema?
Come si può essere così ingenui da pensare che con gli amministrativi fuori dal Corpo gli operativi prenderebbero più soldi?
Come si può pensare che per guadagnare più soldi si devono mettere le mani nelle tasche dei colleghi?
 
Se le cose stanno così, cari colleghi operativi, preparatevi.
 
Auguratevi di non farvi male o di non ammalarvi perché i prossimi ad essere attaccati potreste essere proprio voi, gli operativi giornalieri, quelli che non rischiano, che non muoiono, che non danno il sangue, gli addetti all’autorimessa, che mantengono efficienti e sicuri gli automezzi con cui  andate sugli interventi, gli addetti al magazzino, che preparano e distribuiscono i DPI per la vostra sicurezza, gli operativi che beneficiano dell’art.18 a seguito di qualche malattia o infortunio.
 
Saranno questi i prossimi a cui vorranno metterel e mani nelle tasche?

 

 
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