Roma, 2 ott – “Esprimiamo preoccupazione e la necessità di una mobilitazione che si intensifichi nelle prossime ore coinvolgendo non solo gli operatori ma anche i cittadini. Portare il Fondo Sanitario Nazionale dal 6,7% sul Pil del 2022 al 6,1% del 2026 è la cronaca di una morte annunciata per il Servizio Sanitario Nazionale”.
Lo scrive in una nota la Segretaria generale di Funzione Pubblica Cgil, Serena Sorrentino.
“Non solo il Pnrr non può e non potrà compensare le mancate risposte ordinarie, ma in un momento in cui il diritto alla cura viene messo in discussione dalla condizione economica delle famiglie che non hanno risorse per accedere ai servizi privati in ragione del taglio dei servizi pubblici, il Governo con questa scelta sta dando un colpo mortale alla riforma del sistema di cure, a partire da quelle territoriali. Per questo il 7 ottobre saremo in piazza per difendere l’art. 32 della Costituzione e per difendere e adeguare il Ssn, come oggi ha detto il Presidente Mattarella”, ha concluso.