Il 18 settembre 2010 si è costituito il coordinamento nazionale dei precari Fp-Cgil del Ministero dell’Interno, composto dai lavoratori degli Sportelli Unici per l’Immigrazione, delle Prefetture e degli Uffici Immigrazione delle Questure. Questi uffici, in gran parte composti da precari, sono a rischio paralisi: il 31 dicembre scadranno i contratti dei 650 lavoratori a tempo determinato. Nonostante l’impegno dei lavoratori, dal 31 luglio gli Uffici sono entrati in sofferenza a causa l’allontanamento dal servizio per scadenza dei termini contrattuali dei lavoratori interinali.
Si è così avuto l’aumento delle pratiche giacenti, con la conseguente richiesta di lavoro straordinario al personale di altri settori. A questo si è aggiunto l’aumento delle richieste di cittadinanza di lavoratori extracomunitari in possesso dei requisiti che a causa della crisi economica temono di perdere il lavoro e di essere espulsi.
Il Governo e il Ministero dell’Interno diano una risposta alle esigenze dei cittadini, garantiscano la continuità del servizio con quel personale che fino a oggi ha acquisito l’esperienza professionale necessaria a far funzionare gli Uffici anche in assenza di adeguate risorse.
Il coordinamento nazionale dei lavoratori precari del Ministero dell’Interno, e con esso tutta la Fp-Cgil, chiede la stabilizzazione del rapporto di lavoro, anche attraverso il mantenimento in servizio di tutti i precari, come previsto dall’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati il 29/07/10, e per difendere i posti di lavoro e il diritto dei cittadini a una Pubblica Amministrazione efficiente metterà in campo tutte le iniziative e forme di lotta necessarie.
Roma, 22 settembre 2010