Comunicato Stampa di Adriano Sgrò, Segretario Nazionale Fp-Cgil e
Michele D’Ambrogio, Coordinatore Nazionale Vvf Fp-Cgil
Il Raduno Vvf non si riduca a una celebrazione, vanno affrontati i problemi
A Cortina D’Ampezzo dal 10 al 12 settembre si terrà il “Primo raduno nazionale Vigili del Fuoco”. L’evento avrà i connotati di una festa istituzionale, e per certi versi non ci esalta l’esibizione di uomini e mezzi, utile a mostrare una realtà edulcorata, lontana dalle difficoltà vissute dal Corpo. È per noi necessario sfruttare il momento per rompere il muro del silenzio che si è alzato attorno ai Vigili, al loro lavoro, alle condizioni in cui operano.
Il secondo giorno prenderemo parte alla tavola rotonda dal titolo “il futuro del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”. Sarà il primo passo per rimettere al proprio posto alcuni tasselli. Non riterremmo utile celebrare il Corpo e le sue professionalità, l’impegno dei suoi uomini, senza denunciare le criticità della struttura organizzativa, dalla carenza d’organico alla piaga del precariato, alla scarsezza di mezzi e risorse. Ce lo impone il nostro ruolo.
Se il raduno ha un senso, è quello di dare visibilità ai problemi che i Vigili del Fuoco incontrano nel loro lavoro, molti dei quali causati dalla riforma del Corpo, che ha burocratizzato e centralizzato l’organizzazione del soccorso, bloccando di fatto le attività operative e amministrative.
É utile ricordare, tra un elogio e una parata, che i Vigili sono lavoratori, tecnici, operai, soccorritori a cui di recente è stato sottratto il diritto al contratto, ormai divenuto un atto burocratico emanato per decreto, con spazi di democrazia sindacale limitatissimi. È intollerabile che i Vigili siano senza contratto da quasi tre anni, con qualifiche bloccate da procedure burocratiche e macchinose, peraltro senza vedersi riconosciuto il pagamento delle competenze accessorie arretrate dovute agli uomini impegnati nelle emergenze nazionali.
Per rilanciare la funzione e la qualità del lavoro dei Vigili è necessario restituire al Corpo un ruolo primario nel sistema di Protezione Civile, decentrare risorse e autonomia decisionale, ma soprattutto investire risorse.
Da Cortina lanceremo una campagna di mobilitazione sulle vertenze aperte, a partire da quella contro il taglio del 50% delle risorse destinate al personale discontinuo all’interno della più generale battaglia della Cgil contro i tagli al personale del pubblico impiego.
Roma, 9 settembre 2010