AGENZIA DELLE ENTRATE: NOTA DI PROTESTA DELLA CGIL FP
A seguito della recente decisione presa dall’Agenzia di limitare il numero dei delegati sindacali al tavolo nazionale si ricorda che l’art 11 c. 5 del CCNI equipara la partecipazione alle riunioni convocate dall’Agenzia all’attività di servizio. E’ l’applicazione pratica di quanto asserito nell’art.3 c. 1 dello stesso CCNI che impronta il sistema delle relazioni sindacali “sul metodo del confronto e della partecipazione”.
L’orientamento dell’Agenzia è una palese violazione di tali principi. Si cerca, in maniera surrettizia di introdurre una presunta gerarchia al tavolo negoziale subordinando la partecipazione sindacale alla volontà e alle scelte della parte pubblica, facendo venire meno il “pieno rispetto della distinzione dei ruoli e delle responsabilità” come stabilito dal citato art. 3 del CCNI.
Riteniamo tale scelta l’ennesimo tentativo di ridurre gli spazi di partecipazione democratica dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali . Ci sfugge la ratio di tale decisione, possiamo solo ipotizzare che il Direttore Generale concepisce le riunioni sindacali come un incontro tra pochi, da invitare singolarmente. Ricordiamo che ci fu nel 2009 il tentativo maldestro di estromettere la CGIL FP dal tavolo negoziale, fallito in seguito alla sentenza del giudice del lavoro.
Stigmatizziamo inoltre il metodo utilizzato dall’Agenzia, che omettendo una comunicazione ufficiale alla nostra O.S. , ha ritenuto di avvertire i singoli delegati della decisione presa, riconducendo la questione al rapporto di subordinazione tra Amministrazione e dipendente, negando a questo ultimo il riconoscimento di dirigente sindacale che partecipa alle riunioni su mandato della segreteria nazionale della FP CGIL.
Ricordiamo che la delegazione trattante nazionale della CGIL è stata eletta dai delegati regionali, è titolare della contrattazione nazionale e risponde delle sue azioni ai propri iscritti ed al segretario nazionale di riferimento.
Ricordiamo in fine che il CCNI vincola la parte pubblica e le OO.SS. e non può essere soggetto ad interpretazioni ed applicazioni unilaterali, bensì ad un nuovo accordo tra le parti
Roma, 3 settembre 2010
FP CGIL NAZIONALE
Coordinamento Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini