RIORGANIZZAZIONE:
FINTA INFORMATIVA
Questa mattina è stata convocata una riunione per dare una informativa sul DPCM che dovrà dare attuazione alla riorganizzazione del Ministero.
L’incontro si è svolto senza che le organizzazioni sindacali abbiano ricevuto preventivamente alcuna documentazione su cui poter esprimere le proprie valutazioni, osservazioni e contributi, senza considerare che il CCNL (sia dell’Area che del Comparto) prevedono altro.
Per questo, nel corso del nostro intervento, abbiamo definito l’informativa odierna una finta informativa.
Nei mesi precedenti, si era tenuta perfino una partecipata assemblea del personale dirigenziale (la prima negli ultimi decenni, già questo avrebbe dovuto far riflettere), che aveva espresso le proprie perplessità riguardo alla funzionalità di questo disegno ed erano state più volte presentate richieste di incontro – tutte puntualmente prive di risposta.
L’obiettivo di queste richieste è quello di poter dare un proprio fattivo contributo alla riorganizzazione in atto, riorganizzazione che – è utile ricordarlo a chi fa finta che cambi poco o nulla – incide in modo profondo sulla struttura ministeriale, dal momento che scompare la figura del Segretario Generale e che, al suo posto, vi sono ben tre Capi Dipartimento tutti di nomina politica e che all’interno dei Dipartimenti saranno fatte confluire più Direzioni Generali.
Nella cosiddetta informativa ci è stato comunicato (bontà loro) che ci dovrebbero essere tre Dipartimenti:
Dipartimento delle Politiche Sociali, in cui dovrebbero confluire le Direzioni Generali per la Lotta alla Povertà, del Terzo Settore e dell’Immigrazione;
Dipartimento delle Politiche del Lavoro, in cui dovrebbero confluire le Direzioni Generali dei Rapporti di Lavoro, delle Politiche Attive del Lavoro, della Salute e Sicurezza, degli Ammortizzatori Sociali e delle Politiche Previdenziali;
Dipartimento per l’Innovazione, l’Amministrazione Generale, il Personale e i Servizi, in cui dovrebbero confluire le Direzioni Generali del Personale, dell’Innovazione Tecnologica e l’unità di missione del PNRR.
Si conferma la chiusura di ANPAL e il suo rientro al Ministero, ma non se ne sanno i tempi e i modi. L’intenzione, dichiarata dall’Amministrazione, è di gestire il tutto attraverso il futuro DPCM e non anche attraverso ulteriori atti.
Non si sa ancora se questi Dipartimenti saranno dotati di una propria autonomia e – se sì – in che misura, né si sa se sia stato considerato il carico di lavoro che verrà a gravare sui Direttori Generali, sui dirigenti di seconda fascia, sui funzionari e sulle seconde aree.
L’intento, sbandierato ripetutamente al tavolo, è di rafforzare il Ministero del Lavoro. A tal proposito, ci è stato ricordato che finalmente il Ministero potrà nuovamente bandire concorsi da sé, per reclutare personale. Rispetto a questo, vorremmo ricordare che il problema di questa Amministrazione, fino ad oggi, non è stato solo quello di reclutare lavoratori, ma di trattenerli.
Proprio per questo, abbiamo chiesto un serio impegno politico in tal senso, quello stesso impegno che nei mesi scorsi ha garantito – ad esempio – un aumento del Fondo Risorse Decentrate di altri Ministeri. Senza un’implementazione del salario accessorio dei lavoratori il problema della scarsa appetibilità del Ministero rimarrà intatto. Per non parlare della possibilità di implementare le forme di lavoro a distanza previste, su cui nei mesi passati abbiamo perfino dovuto ingaggiare una mobilitazione.
Abbiamo poi chiesto che l’impegno di stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori dell’Unità di missione del PNRR sia mantenuto: a tal proposito, l’Amministrazione ha risposto che è in corso una ricognizione finalizzata a verificare chi abbia maturato il diritto alla stabilizzazione, così che possa essere inviata una nota in tal senso ai lavoratori interessati. Considerato che non stiamo parlando di migliaia di lavoratori, riteniamo sia un’operazione che non richiederà molto tempo.
Solo a seguito del nostro intervento, ci è stato consegnato uno schemino riassuntivo di una pagina, che riproduce gli ipotetici accorpamenti delle Direzioni Generali; restiamo ora in attesa di avere ulteriori bozze su cui poterci confrontare, come già accaduto in altre occasioni.
FP CGIL |
M.ARIANO F. DE RUGERIIS |