VVF – A Reggio Calabria senza caserma, lavorano nei prefabbricati

18 Luglio 2011


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A Reggio Calabria senza caserma, lavorano nei prefabbricati

COMUNICATO STAMPA

Vigili del Fuoco: a Reggio Calabria senza caserma, lavorano nei prefabbricati

Dichiarazioni di Adriano Sgrò, Segretario Nazionale Fp-Cgil e
Michele D’Ambrogio, Coordinatore Nazionale FP.Cgil Vigili Del Fuoco

 
 

I Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, a seguito dell’avvio dei lavori di ristrutturazione della caserma, sono stati collocati in strutture prefabbricate messe a disposizione dalla ditta a cui sono stati assegnati i lavori. Nel frattempo la ditta assegnataria, non ricevendo dall’Amministrazione quanto gli sarebbe spettato, ha bloccato i lavori, circostanza che ha costretto i Vigili a continuare a operare in una condizione che non fatichiamo a definire penosa, nell’invivibilità di una struttura prefabbricata adibita a caserma.

Personale pronto ad accorrere alle emergenze, vive e utilizza strutture che si usano nei luoghi terremotati. Caldo e freddo accompagnano con le stagioni i Pompieri di Reggio Calabria e gli stessi automezzi abbandonati all’aperto e alle intemperie insieme alle dotazioni tecniche, quindi esposti al rischio di deterioramento progressivo.

I Vigili del Fuoco, in attesa del rinnovo del contratto da più di trenta mesi, non ricevono il pagamento delle competenze straordinarie e del servizio espletato nelle emergenze, se non con ritardi di un anno. Inoltre, con la manovra economica rischiano di vedersi cancellate le condizioni per il rinnovo del contratto, per le nuove assunzioni e per la continuazione del percorso di riqualificazione delle carriere.

A Reggio Calabria oltre a subire tutto questo operano in una condizione di totale precarietà. L’avvicinarsi della torrida estate calabrese non migliora il morale e la totale assenza di risposte demoralizza uomini che a questo Paese hanno dato e continuano a dare tanto, spendendosi sempre al massimo nelle emergenze come nel lavoro di tutti i giorni.

Ancora una volta l’inerzia dell’Amministrazione alimenta la frustrazione dei Pompieri, che si sentono abbandonati. Se entro il mese di settembre le nostre domande non troveranno risposte, ci troveremo obbligati ad alzare il livello della protesta mettendo in campo tutti gli strumenti sindacali in nostro possesso per tutelare questi lavoratori.

Roma, 30 Giugno 2010


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