Nei giorni scorsi è stata inviata dal Dott Moretto una comunicazione a tutti i Direttori territoriali e Rut con la quale si rilevava, con riguardo alla all’attività di convalida, una performance peggiorativa rispetto ai dati dell’anno passato e si invitava ad adottare misure volte al recupero dell’arretrato nel più breve tempo possibile.
Le OO.SS hanno richiesto un immediato incontro con il Dott. Moretto per chiarire quello che appariva come un richiamo, assolutamente ingiustificato, ai dipendenti, accusati di un minor impegno che causerebbe disservizi e problemi per l’Ente.
Nell’incontro, che si è tenuto il 17 luglio, abbiamo evidenziato, innanzitutto, come, in tempi non sospetti, le OO.SS avevano rappresentato la forte preoccupazione per la carenza di personale negli Uffici e per la scelta dell’Amministrazione di non garantire neppure il turn-over perchè questo avrrebbe reso gli uffici più vulnerabili alla crescita dei carichi di lavoro.
Hanno pensato, invece, di bloccare i concorsi creando situazioni di obiettiva difficoltà nella gestione dei servizi erogati.
Abbiamo poi ricordato che sono ormai due anni che denunciamo le carenze di un modello di ripartizione dei carichi di lavoro (il fantomatico ALGORITMO) che non prende in considerazione le reali potenzialità dei singoli Uffici.
Da tempo stiamo chiedendo di adottare un sistema nuovo, dal momento che i piccoli correttivi introdotti non solo non sono stati risolutivi dei problemi ma, in alcuni casi, hanno anche peggiorato la situazione.
Inoltre, non è la prima volta che sottolineamo la necessità di razionalizzare e semplificare anche la gestione degli altri carichi di lavoro, quali, ad esempio, i “mille” controlli da effettuare, che impegnano gli Uffici; ma anche su questo nessuna reale misura è stata adottata.
Anzi, in molti casi si sono aggravati i carichi con nuovi obiettivi ed attività o creati disagi modificando da un giorno all’altro le procedure in uso.
Tutte queste situazioni non possono che incidere negativamente sulla produttività e sul benessere dei Lavoratori.
Se non si riescono a lavorare tutte le pratiche assegnate va fatta una seria e non più rinviabile discussione sull’algoritmo, di cui ancora non si è capita la logica e che crea situazioni di palese incongruenza con Uffici che si ritrovano carichi di lavoro del tutto sproporzionati rispetto al personale in servizio.
L’unica nuova misura adottata è stata quella di mettere a disposizione dei Direttori una procedura per conoscere i tempi di lavorazione per ciascun “convalidatore”, che qualcuno sembra aver interpretato nella maniera più sbagliata trasformando lo strumento puramente organizzativo a disposizione, in “arma impropria”.
Ai Funzionari A.C.I. coinvolti nei servizi delegati non può essere chiesto di umiliarsi ad essere meri automi, che inseriscono password o otp su indicazione della procedura informatica per perseguire una riduzione dei tempi di lavorazione dei fascicoli digitali a discapito della qualità, che chiede tempo ed attenzione.
L’Amministrazione non è stata in grado di chiarire cosa sia e da cosa sia generato l’arretrato e quindi non si capisce l’invito fatto agli Uffici ad adottare misure per ridurlo.
I Lavoratori ci segnalano, infatti, di non ricevere in assegnazione da convalidare pratiche scadute.
Negli uffici, però, senza che sia chiaro nemmeno quale è il problema già qualcuno minaccia lo straordinario coatto senza nemmeno informarsi se esistono i fondi necessari, o ipotizzando la gratuità del maggior orario.
Ci è sempre stato detto che le pratiche vengono distribuite random in sequenza temporale rispetto alle loro scadenze di lavorazione; non sembra, quindi, spiegabile come alcune di queste siano scadute, a meno che ci sia stato, da parte del sistema, un errore nella distribuzione sequenziale delle pratiche. Secondo le regole di “ingaggio” il processo avrebbe dovuto mettere tali pratiche in assegnazione ad inizio giornata per ogni giorno.
Se questo arretrato esiste, c’è il sospetto che il sistema non solo distribuisca le pratiche in maniera irrazionale nel numero ma che non rispetti i criteri di sequenzialità temporale o non dia la giusta priorità e, ancora più inaccettabile, non evidenzi questo a chi è preposto ad adottare le misure organizzative in A.C.I.
Ora, se così fosse, la gravità della cosa non dipenderebbe dalla scarsa produttività ma piuttosto dall’ennesimo problema del sistema!
Il Dott. Moretto ha spiegato che la sua comunicazione è stata decisa dopo che ACIInformatica ha segnalato la presenza di un numero rilevante di pratiche scadute, ovvero non convalidate nei tre giorni previsti dalla normativa. Ma sulle motivazioni per le quali queste sarebbero scadute e sulle domande da noi fatte sulla distribuzione sequenziale delle pratiche ha rinviato le risposte ad un successivo incontro, dovendo chiarire con ACIInformatica alcuni aspetti tecnici da noi sollevati.
Ha poi dichiarato la disponibilità, comunque, a rivedere complessivamente il funzionamento dell’algoritmo, anche studiando sistemi alternativi di distribuzione delle pratiche, condividendo le nostre osservazioni sulle criticità del sistema. Registriamo con soddisfazione che finalmente ci sia un ripensamento rispetto ad un modello matematico che fin dall’inizio è stato impostato male e ha creato problemi.
Abbiamo evidenziato al Dott. Moretto anche la nostra forte preoccupazione sul fatto che, come sembra, decisioni rispetto alla distribuzione delle pratiche possano essere state prese da ACIInformatica senza confronto con le Direzioni centrali.
Il problema del rapporto con le società in house è un altro argomento che da sempre poniamo all’attenzione dell’Amministrazione e dei Vertici; in particolare non ci sembra possibile che ACIInformatica, abbia carta bianca nel decidere le tempistiche o le soluzioni pratiche anche su servizi rilevanti, basti pensare allo STA presso il P.R.A., e nonostante la continua presenza di errori in varie procedure, comprese quelle che investono direttamente gli interessi del personale (come accaduto anche di recente con i sussidi), venga lasciata ad operare senza controlli ed interfacce valide.
La scelta di privare l’organizzazione di colleghi informatici che costituivano una interfaccia competente verso le procedure prodotte da ACIInformatica dimostra oggi quanta poca lungimiranza ci sia stata da parte di taluni.
Ma come dice qualcuno “la qualità si paga”, ma solo in termini negativi aggiungiamo noi.
Ci aspettiamo che, se vi sono errori e responsabilità di ACIInformatica sui disservizi arrecati agli Uffici si agisca con i dovuti richiami ed azioni con la stessa solerzia con la quale sono stati fatti ai dipendenti ACI.
Vi terremo informati sulle prossime riunioni.
FP CGIL ACI D. Figliuolo
CISL FP ACI M. Semprini
UILPA ACI P. Piccirilli
CONFINTESA FP ACI P. Piccione
CONFSAL UNSA ACI A.G. Cappelli
USB P ACI B. Stramaccioni
FLP EPNE ACI D. Martignani