INPS – Gelera incontra i sindacati: la Fp Cgil chiede assunzioni

06 Luglio 2023

Si è svolto ieri pomeriggio il confronto tra le organizzazioni sindacali e la nuova Commissaria Micaela Gelera. In apertura dei lavori il Direttore generale, Vincenzo Caridi, ha anticipato che prima di agosto verrà convocata una riunione sindacale per discutere il piano triennale dei fabbisogni per il periodo 2023-2025.

Gelera, auspicando un clima collaborativo con le rappresentanze, ha evidenziato come l’obiettivo del suo mandato sia “la valorizzazione dei meriti, per permettere a ogni lavoratore di sentirsi parte della famiglia INPS. Solo così – ha specificato la Commissaria – si può trasferire al cittadino lo stesso sentimento di passione che anima i lavoratori dell’Istituto”.

Come FP CGIL abbiamo chiesto una rete relazionale stabile per affrontare i problemi che investono l’attività dell’INPS. Problemi che riguardano le lavoratrici, i lavoratori, ma anche i cittadini che a questo ente guardano come elemento di tutela del Welfare italiano.

Abbiamo sottolineato come non sempre, in passato, le relazioni tra organi INPS e rappresentanze sindacali siano stati caratterizzati da un clima disteso e collaborativo. Dando atto al presidente Tridico di aver ristabilito un canale di dialogo tra le parti, abbiamo manifestato l’augurio che anche nel nuovo corso si possa creare un clima proficuo di confronto. Da parte nostra, pur nella differenza di ruoli e funzioni, l’impegno non è mai venuto meno e non scemerà adesso.

Venendo al momento vissuto dall’Ente, abbiamo evidenziato alcune criticità strutturali che la gestione commissariale dovrà affrontare. Tra funzionari, assistenti, professionisti, medici e profili tecnici la coperta del personale è estremamente corta.

  • Abbiamo sedi del Nord che hanno registrato una scarsa attrattiva nell’ultimo concorso per il caro-vita.

  • Tra gli analisti e i consulenti assunti prima del 2020, diversi hanno abbandonato INPS, trovando in altri percorsi stimoli e compensi più importanti.

  • Registriamo ogni anno numerosi pensionamenti, che minano il patrimonio di competenze acquisite nel tempo.

Tutto questo mette alla prova il personale amministrativo. Riteniamo necessario, in tal senso, deliberare con urgenza una nuova immissione di personale, che possa riguardare assistenti e funzionari, tarando però l’attività che l’INPS esegue alle competenze che realmente ricerca, con concorsi – non per forza a carattere nazionale – che abbiano un accesso meno proibitivo.

Se assumere diplomati e laureati, evitando di chiedere compendi enciclopedici sullo scibile umano, è una soluzione di medio periodo, nel breve periodo possono già essere adottati alcuni accorgimenti: potremmo, ad esempio, completare lo scorrimento della graduatoria 2023. In questo senso abbiamo chiesto di procedere celermente e di fare chiarezza in merito ai tempi di immissione in servizio del personale restante. Sul punto Gelera, raccogliendo l’input, ha evidenziato come l’INPS debba essere un Istituto efficace e l’efficacia può essere raggiunta solo se il fabbisogno è all’altezza delle sfide quotidiane. Ha ribadito, pertanto, che entro luglio saranno compiuti gli atti di rito per provare a completare le assunzioni già a settembre. Abbiamo chiesto, altresì, di procedere a una celere stabilizzazione dei lavoratori in comando, risorse già presenti in INPS e di estrema utilità sui territori.

La settimana scorsa abbiamo incontrato la parte datoriale per riflettere insieme sui problemi legati al personale medico, con un focus sull’invalidità civile. Rappresentando quanto emerso, abbiamo chiesto di programmare, anche qui, nuovi incontri e soprattutto nuove assunzioni, ben consci del fatto che attività oggi rese da medici esterni potrebbero essere tranquillamente internalizzate, magari riconoscendo a chi ha assolto la funzione in INPS un percorso più agevole. Non è un tema di poco conto: basta guardare il pervenuto anomalo della DCM Roma per capire quanto il problema tocchi i cittadini. Operare in tal senso, preservando l’autonomia dei professionisti, è la condizione di base per risolvere le difficoltà che incontriamo. Gelera, sul punto, ha ricordato come a luglio si procederà con l’attesa delibera che investe i medici di seconda fascia.

Per quanto concerne i professionisti – legali, tecnici e attuari – abbiamo richiamato quanto detto nelle altre occasioni di confronto: è necessario dare contenuto alle garanzie di autonomia che l’ordinamento garantisce. Tra le altre priorità, che dovremo vagliare nelle settimane a venire, c’è la necessità di intervenire sul regolamento di disciplina legale e contrattuale per tali professionalità e sul sistema di valutazione delle performance, attualmente non idoneo a cogliere le peculiarità dell’operato dei professionisti dipendenti. Per queste figure si pone, ancora una volta, il tema assunzionale: è indispensabile investire sul profilo tecnico-edilizio, stante l’esigenza di personale qualificato per la gestione del patrimonio immobiliare, e sul profilo legale, vista l’attività significativa che i legali INPS esercitano in rapporto all’intero contenzioso giudiziario nazionale.

Il potenziale dell’INPS lo abbiamo visto durante la pandemia: se parliamo di attività che possono essere svolte dall’Istituto è perché riteniamo che l’ente sia ricco di professionalità in grado di gestire certe attribuzioni. L’esperienza del Covid e dello smart working ha dimostrato come INPS sappia guidare i processi di trasformazione. E anche questo è un tema che sarà necessario affrontare: ci auguriamo che la nuova contrattualizzazione del lavoro agile faccia tesoro dell’esperienza maturata, sapendo che lavoratori meno vincolati alla rigidità di un modello lavorativo superato possono rendere di più e meglio.

Gelera, chiudendo i lavori, ha spiegato che il confronto sullo smart verrà inaugurato a settembre. Per altre soluzioni innovative si attenderà l’insediamento del CdA. Gelera, in tal senso, ha fatto esplicito riferimento a telelavoro e settimana corta, come ambiti in cui potrebbero essere avviate nuove sperimentazioni. A luglio, infine, verrà presentata anche la delibera commissariale per le progressioni verticali in deroga. Le organizzazioni sindacali saranno inoltre coinvolte nella redazione di un “manifesto delle risorse umane”, un atto di condivisione dei principi-guida che riguardano l’attività del personale.

FP CGIL – INPS

Antonella Trevisani

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