Governo bugiardo sui tagli, i più bravi puniti dalla manovra, sciopero etico. Comunicato stampa di Massimo Cozza, Segretario Nazionale FP CGIL Medici

18 Luglio 2011

Governo bugiardo sui tagli, i più bravi puniti dalla manovra, sciopero etico. Comunicato stampa di Massimo Cozza, Segretario Nazionale FP CGIL Medici

Oggi è stata una straordinaria giornata nazionale di protesta unitaria dei sindacati medici e della dirigenza del servizio sanitario nazionale per cambiare una manovra economica ingiusta e sbagliata.

Assemblee negli ospedali – dal Policlinico di Palermo al San Martino di Genova, dal Cardarelli di Napoli alle Molinette di Torino, dal San Paolo di Milano al Policlinico di Bari, dal Careggi di Firenze all’Azienda Ospedaliera di Cosenza – sit-in in camice bianco a Piazza Navona davanti al Senato dietro un lungo striscione con la scritta “No ai tagli alla sanità”.

“Non toccheremo la sanità”: era una bugia del Governo. La manovra eliminerà dalla sanità pubblica 20.000 medici, dagli oncologi ai cardiologi, dai chirurghi agli anestesisti, ed in particolare i medici precari che lavorano nei pronto soccorso. Quindi riduzione dei servizi, delle prestazioni sanitarie ed allungamento delle liste di attesa.

Dieci miliardi in meno alle Regioni si tradurranno nel taglio dei servizi dedicati ai disabili, alla non autosufficienza, all’assistenza domiciliare e alla salute mentale.

Una devastante picconata per tutto il settore socio-sanitario.

Se la manovra non cambierà, il congelamento della retribuzione del singolo medico per quattro anni bloccherà ogni possibilità di premiare ed incentivare chi lavora meglio.

E come se non bastasse si potranno togliere incarichi e decurtare retribuzioni anche ai medici valutati positivamente. Ma il Ministro Brunetta non si vergogna di consentire ai direttori generali, nominati dalla politica, di punire i medici giudicati più bravi?

Con il Governo Prodi, per molto meno, abbiamo protestato e scioperato unitariamente ben due volte in due anni, anche con i medici della Cisl e della Uil. A fronte di questa manovra, giudicata irricevibile dalle Regioni, protestare e scioperare in modo unitario è un dovere etico nei confronti dei medici e dei cittadini. Non farlo è un atto politico.

Roma, 16 giugno 2010

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