Oggi 21 giugno, dopo mesi di confronto con l’amministrazione, abbiamo sottoscritto l’ipotesi di contratto integrativo di Ministero.
Dopo anni di immobilismo questo contratto integrativo, è lo strumento nuovo che, malgrado i lunghi mesi di attesa e di confronto sindacale, è finalmente arrivato alla stesura finale.
Non è stato facile arrivare alla sottoscrizione definitiva del nuovo Contratto integrativo di Ministero, ma al termine di un’articolata trattativa, in cui si è dovuta trovare una sintesi tra le reciproche aspettative, pur di addivenire ad una soluzione utile per i lavoratori, ci siamo riusciti.
L’accordo non definisce solo la parte relativa alle famiglie professionali all’interno delle quali confluiscono i profili professionali, ma attraverso dichiarazioni congiunte, precisa altri aspetti considerati dirimenti da questa Organizzazione sindacale, garantendo gli effetti che questo accordo dovrà avere sui processi negoziali come le riqualificazioni economiche e giuridiche dei lavoratori, la rideterminazione delle nuove dotazioni organiche con la previsione delle elevate professionalità e con la prospettiva di transito di quei lavoratori in possesso dei titoli e/o di coerente collocazione lavorativa.
Il testo ha accolto molte delle osservazioni di parte sindacale. Ci sarebbe piaciuto essere più innovativi e caratterizzare maggiormente alcune attività specifiche del per- sonale civile della nostra amministrazione: differenziare maggiormente le mansioni all’interno delle famiglie professionali, individuare da subito i criteri per i passaggi tra le aree, e gli incarichi per le elevate professionalità, ma l’amministrazione ha posto molti veti.
L’accordo definisce le nuove famiglie professionali, all’interno delle quali confluiscono i profili professionali definiti dal vecchio ordinamento, propedeutiche per pro- cedere alla definizione delle nuove mansioni ed a garantire quanto previsto dalla “norma di prima applicazione”. Ed è corredato da quattro dichiarazioni congiunte, sui punti più importanti che volevamo raggiungere e che esplicitano nel concreto i futuri impegni cui saremo chiamati.
Tale possibilità, fortemente voluta al fine di superare, almeno in parte, il problema del mansionismo , riconoscendo a tanti l’esperienza e professionalità maturate ed effettivamente utilizzate dall’amministrazione, permetterà in fase di prima applica- zione del nuovo ordinamento professionale e comunque entro il 31 dicembre 2024 la progressione tra le aree con procedure valutative, come previsto dall’art. 18 del CCNL. Le parti sindacali, attraverso lungo confronto, sono riuscite a ridurre le tempistiche volute dall’Amministrazione, la dichiarazione congiunta definisce che i criteri per i futuri passaggi saranno concordati entro il primo trimestre del 2024 e non più entro novembre 2024 come precedentemente proposto dall’amministrazione.
Per tali progressioni sono previste risorse specifiche, in aggiunta alle ordinarie facoltà assunzionali, mediante l’utilizzo delle risorse determinate ai sensi dell’art. 1 comma 612 della legge di bilancio 2022 in misura non superiore allo 0,55% del monte salari 2018, circa 3.000.000 di euro per la nostra amministrazione.
Tali numeri che certo non rispondono alle aspettative di quanti attendono da molto tempo un giusto riconoscimento della loro professionalità, ha dovuto tenere conto dei posti vacanti nella dotazione organica e della copertura economica, in quanto i passaggi tra le aree sono posizioni giuridiche e non economiche, come per i passaggi all’interno dell’area che vengono più facilmente finanziati con il Fondo Risorse Decentrate
Questo è sicuramente uno dei punti più attesi dai lavoratori, per senso di responsabilità pertanto ci sentiamo di sottoscrivere l’intesa e dare corso alle procedure di progressione, previste dal contratto, che non possono più aspettare.
Abbiamo inoltre sottoscritto, per rispondere ad i tanti colleghi che in questi anni ce lo chiedevano, una dichiarazione congiunta per prevedere la regolamentazione delle richieste di passaggi orizzontali da una famiglia professionale ad un’altra, rispetto a quella di automatica confluenza, che verrà disciplinata dopo la definizione della nuova dotazione organica territoriale, dietro accertamento di competenze. Risultato non scontato e per noi necessario.
Altra dichiarazione è relativa alle Elevate Professionalità: al momento il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione) presentato dalla nostra Amministrazione, non ha previsto una dotazione organica né un’adeguata copertura finanziaria, rinviando la possibilità di prevedere un numero adeguato di posti in quarta area, ed una definizione degli incarichi al 2024. E’ questo un aspetto che ha alimentato molte aspettative e che ci impegniamo a definire appena saranno più chiari aspetti relativi alle facoltà assunzionali ed alle dotazioni organiche complessive.
Infine una dichiarazione relativa alla possibilità, dopo uno specifico confronto previ- sto per il prossimo novembre per definire i criteri applicativi, di attivare anche il la- voro da remoto, che ricordiamo, darà diritto al buono pasto ed allo straordinario, come previsto da contratto.
Il confronto di questi mesi ha interessato anche il nuovo regolamento per la mobili- tà volontaria interna, la cui definizione ha richiesto tre diverse stesure, e che avanza importanti modifiche al precedente regolamento.
Il nuovo regolamento prova a superare le difficolta nei trasferimenti attraverso interpelli e disciplina, con distinti criteri e procedure, i trasferimenti definitivi ad altra sede di servizio, e quelli dei titolari dei benefici di cui alla L.104/1992. La mobilità volontaria ordinaria si attua con apposito bando per il numero dei posti individuati dall’ amministrazione per sede in entrata, e viene distinta dalla procedura per i titolari dei benefici di cui alla L.104/1992.
Inoltre per cercare di trovare una soluzione alle richieste ancora inevase, è stato inserito nell’art 8 “procedure di assestamento” la possibilità di prevedere una procedura di mobilità ordinari, prima di procedere alle assunzioni per l’area interessata alle procedure di reclutamento, cosi da procedere ad un naturale ricambio. Abbiamo chiesto di prevedere una procedura transitoria subito dopo la sottoscrizione dell’integrativo per permettere di iniziare dai prossimi assistenti in corso di assunzione.
Anche per le mobilità ex legge 104 si procederà con distinta procedura previa emissione, con cadenza semestrale, di apposito bando.
Il nostro lavoro non è finito qui, ma continuerà proprio dopo la sottoscrizione dell’integrativo perché rimangono aperte le numerose criticità che da tempo affliggono il nostro Ministero, ma registriamo un positivo passo avanti nell’applicazione degli istituti contrattuali previsti dal CCNL 2019/2021. Da questo accordo si riparte,
con la consapevolezza di voler sempre affermare la massima valorizzazione del per- sonale civile che rappresentiamo.
Ora il testo passerà agli organi di controllo e solo a seguito di validazione si procederà alla sottoscrizione definitiva con l’entrata in vigore.
La Coordinatrice Nazionale
Adelaide Benvenuto