Roma, 22 mag – “Le assunzioni previste dal DPCM recentemente emanato dal governo non sono sufficienti per colmare le gravi carenze che si registrano negli organici del personale delle funzioni centrali e della dirigenza di tutti dipartimenti del Ministero della Giustizia”.
Ad affermarlo è la Fp Cgil in relazione al decreto che interviene sull’organizzazione del sistema della Giustizia.
“Alcune delle nostre proposte sono state recepite – si legge nella nota – ma per avere un sistema capace di sostenere l’enorme carico di lavoro a cui è sottoposto il personale giudiziario, dell’amministrazione penitenziaria, dell’esecuzione penale esterna, della giustizia minorile, degli archivi notarili, del dipartimento della transizione digitale e della dirigenza delle funzioni centrali e penitenziaria, bisogna fare di più”.
“E’ prioritario colmare i vuoti di organico creati da anni di blocco delle assunzioni, e bisogna farlo subito. É possibile agire attraverso la stabilizzazione degli assunti con contratti a tempo determinato, con lo scorrimento immediato delle graduatorie degli idonei del personale amministrativo e dei dirigenti. Bisogna da subito attivarsi per reperire le risorse necessarie per la stabilizzazione dei funzionari addetti all’Ufficio per il Processo e di tutti gli altri precari alla scadenza del contratto”.
“Inoltre – scrive ancora Fp Cgil – bisogna procedere alla valorizzazione del personale già in servizio attivando immediatamente le procedure di cui all’art . 18 del CCNL 2019/21 per consentire le progressioni in carriera, riconoscendo a tutti i dipendenti di questo dicastero le competenze acquisite. Per questo proseguiremo la mobilitazione per il contratto integrativo, la definizione delle famiglie professionali e la piena applicazione del CCNL sulle progressioni economiche con i nuovi criteri e l’applicazione dei nuovi differenziali stipendiali. Occorre inoltre dare finalmente il primo contratto di lavoro alla Dirigenza Penitenziaria. Tutte questioni fondamentali che i vertici del Ministero della Giustizia continuano a rinviare”, conclude la Fp Cgil.