Al Direttore della
Direzione Generale del Personale
Dott. Massimo Parisi
SEDE
prot.dgp.dap@giustiziacert.it
OGGETTO: Disciplina dell’orario di lavoro e criteri di attribuzione del buono pasto. Interpretazione circolare della Direzione Generale del Personale.
La S.V., con la circolare GDAP 01/12/2022 n.0462830.U “Disciplina criteri di attribuzione del buono pasto.” ha sostanzialmente ed esplicitamente invitato tutte le articolazioni periferiche, ad evitare l’utilizzo dell’orario di lavoro articolato sulle 7 ore e 12 minuti più pausa pranzo di 30 minuti su 5 giorni lavorativi, in quanto comporta un costo aggiuntivo per l’Amministrazione per la corresponsione del buono pasto.
L’interpretazione, spesso faziosa, da parte dei Provveditori, sta provocando, a livello nazionale forti restrizioni e penalizzazioni per tutto il personale delle Funzioni Centrali del DAP.
Esempio di tale preoccupante situazione è il comportamento del neo Provveditore del Lazio, Abruzzo e Molise, che con provvedimento n.6 del 15/5/2023, ha di fatto invitato tutti i direttori degli Istituti inerenti il suo territorio, a trasformare immediatamente l’orario di servizio articolato sulle 7.12 ore con la tipologia di orario che prevede due rientri settimanali, in palese violazione della normativa vigente, del CCNL e del CCL del personale della Giustizia, dimenticando oltretutto che gli stessi dirigenti hanno autonomia decisionale e che ogni sede RSU gode di una propria autonomia negoziale.
Si ricorda inoltre che le articolazioni dell’orario di lavoro poste in essere da anni e regolate da accordi siglati, non hanno mai creato disservizi né per l’Amministrazione nè per i lavoratori.
Per tutti i sopra indicati motivi e per evitare spiacevoli ed inutili contenziosi e vertenze, la FPCGIL chiede alla S.V. un urgente e decisivo intervento a livello nazionale.
per la FP CGIL
Il coordinatore nazionale DAP FC
Roberto Mascagni