VVF – Sindacale: Protocollo d’intesa relazioni sindacali; nota della FP CGIL VVF

18 Luglio 2011

VVF – Sindacale: Protocollo d'intesa sulle relazioni sindacali; nota della FP CGIL VVF

27.09.2006 – ROMA – La FPCGIL VVF, in data 26 settembre 2006, ha sottoscritto il protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali, pur non reputandolo particolarmente soddisfacente, per le ragioni che abbiamo puntualmente evidenziato nella nota a verbale allegata allo stesso.
Abbiamo deciso di aderire all’accordo in parola, anche dopo le numerose sollecitazioni da parte dei nostri quadri e dirigenti territoriali, per meglio monitorare – e contrastare, laddove necessario – l’attuazione di provvedimenti che confermano tutti gli elementi negativi prodotti dalla legge di riforma 252/04 e, peggio ancora, dal decreto 217/04 che la applica.
In tal senso e non a caso, vista l’evidenza dei fatti, abbiamo tentato di inserire nel testo dell’accordo un preambolo di natura squisitamente politica, ovvero, l’assunzione formale, almeno da parte sindacale, dell’impegno di sollecitare il Governo ed il Parlamento affinché si proceda, quanto meno, con la modifica dell’art.2. della L.252/04.
Ovviamente, non con i soliti intenti “rivoluzionari” di cui spesso ci accusano, ma solo al fine di recuperare alla contrattazione tutte le materie previste dai precedenti contratti di lavoro, così come di recuperare un sistema di partecipazione sindacale, tale da restituire maggior potere negoziale alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, ovvero, per poter incidere adeguatamente anche e soprattutto nella profonda revisione del decreto 217/05.
Ebbene, se da un lato abbiamo registrato segnali di apertura, ancorché timidi, da parte, paradossalmente, proprio del vertice amministrativo e politico del Dipartimento VVF, dall’altro, abbiamo riscontrato una chiusura incomprensibile, quanto ingiustificabile, da parte di quelle OO.SS. che hanno sostenuto la riforma e che – nonostante nulla di quanto era stato auspicato, se non promesso, si stia avverando – continuano, imperterriti, ad apprezzarla.
La nota a verbale che abbiamo allegato all’accordo ci sembra abbastanza esplicativa delle nostre motivazioni, tuttavia, ci vorremmo ulteriormente soffermare su un singolo, ma significativo aspetto: se un’Organizzazione Sindacale rinuncia deliberatamente a combattere per affermare il proprio ruolo e la propria forza contrattuale, come pensa di tutelare i diritti dei propri associati? Con quali modalità, con quali strumenti?
Infine, ci chiediamo, sommessamente, quali altri segnali servono per decidere di dare ancora più forza e consenso alla CGIL: iscriversi significa inchiodare alle proprie responsabilità, pure sul piano dei numeri, tutti coloro che non si sono opposti e non si oppongono a questa deriva e che, nonostante l’evidenza dei fatti, ancora oggi sostengono gli effetti benefici di una riforma, dei quali, francamente, non si trova alcuna traccia, né sul piano economico, né su quello professionale, tanto meno sul servizio.
(Adriano Forgione) 

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