Sul Piano Valorizzazione 2023: non alla militarizzazione dei luoghi della cultura ed alle esternalizzazioni selvagge.
Confronto sulla mobilità: ancora non ci siamo.
Nella giornata odierna abbiamo un confronto su questi due importanti temi. Andando per ordine:
Piano Valorizzazione
Abbiamo licenziato la verifica sul Piano 2022 e sul 1 gennaio 2023. A questo punto si procederà alla liquidazione di quanto dovuto. Invece interlocutoria è stata la riunione sul nuovo Piano di Valorizzazione. Le motivazioni riguardano la necessità di una attenta verifica sulla programmazione 2023 per quanto riguarda la distribuzione delle risorse e la natura delle linee progettuali che, per un disguido, non ci sono state trasmesse. Ma riguardano anche la necessità di confronto con la Direzione Generale Musei in merito alla gestione della sicurezza dei luoghi della cultura, che sta sempre più scivolando pericolosamente verso un sistema incontrollato di esternalizzazioni che comporta la militarizzazione del ciclo della sorveglianza e custodia. Da questo punto di vista ci appare emblematica la situazione venutesi a creare al Museo di Palazzo Reale di Napoli, dove è stato introdotto un sistema di vigilanza armata non tenendo minimamente in conto la netta contrarietà in proposito espressa dalle Organizzazioni sindacali, dalla RSU e dai lavoratori stessi. I quali hanno deciso di non partecipare alle iniziative di valorizzazione promosse dalla Direzione del Museo. A cui la stessa Direzione ha risposto con un comunicato stampa che ripete il giochetto vecchio e stantio di tentare di buttare la responsabilità addosso ai lavoratori, verso cui esprimiamo tutta la nostra fattiva solidarietà, come se le prestazioni previste fossero dovute e non basate sulla volontarietà, così come scritto in tutti gli accordi nazionali sulla materia, considerato che si tratta di prestazioni straordinarie. Proprio non ci siamo: noi dobbiamo garantire la libera fruizione del patrimonio culturale e non una dimensione esasperata di misure di sicurezza adottate in conseguenza di pur discutibili iniziative di protesta che incidono sui nostri luoghi della cultura. Allo stesso tempo non è possibile continuare in questa prassi di esternalizzazioni incontrollate anche in presenza di processi assunzionali in corso, la cui lentezza è del tutto addebitabile a chi gestisce le procedure tramite un inglorioso accentramento burocratico in capo ad organi esterni al Ministero. Di conseguenza noi attendiamo risposte, nelle more della prossima riunione sul tema convocata per il 2 maggio prossimo, formalizziamo il tutto con una nota unitaria indirizzata al Ministro, e verificheremo la reale volontà dell’amministrazione di confrontarsi con noi su questi temi, precisando che riteniamo essenziale, in tale contesto, che si trovi una soluzione soddisfacente alla vertenza avviata a Napoli.
Mobilità
Anche su questo tema oggi non si è ancora raggiunta la quadra, e le questioni sono sempre quelle segnalate, in particolare:
La percentuale da garantire negli organici di profilo degli Uffici di provenienza. Abbiamo giudicato ancora insufficiente la proposta del 50% in relazione alla situazione attuale degli Uffici. Riteniamo che l’amministrazione debba compiere un ulteriore sforzo tenendo conto, come abbiamo più volte segnalato, che l’individuazione della percentuale mantiene per forza un carattere di variabilità in relazione all’andamento del piano occupazionale ed alla natura periodica che deve assumere la procedura di mobilità;
Profili unici. Non riteniamo condivisibile la limitazione ai soli uffici di destinazione in cui sia previsto analogo profilo unico rispetto all’Ufficio di provenienza;
Vanno inseriti anche i figli minori di tre anni tra i criteri di precedenza;
Va ampliata la possibilità di scelta delle destinazioni ad almeno due Uffici;
Va resa cogente ed esigibile la natura periodica del bando di mobilità, e non un evento solo valutabile al realizzarsi di determinate condizioni.
Su queste obiezioni l’Amministrazione si è riservata, anche sulla base di un confronto con la Direzione politica.
Scorrimento AFAV, assunzione Assistenti informatici e concorso 518 funzionari tecnici
Infine una per così dire buona notizia per gli idonei AFAV in attesa dello scorrimento annunciato per 578 posizioni: il portale inPA ha finalmente comunicato all’Amministrazione gli esiti della ricognizione conclusesi il 30 marzo scorso ed è attesa per oggi la pubblicazione del decreto che avvia le procedure ultime per la presa servizio, a questo punto prevista entro i 30 giorni preventivati. Per quanto riguarda gli assistenti informatici è in via di conclusione la procedura di scelta delle sedi e per i 518 funzionari siamo in attesa della formalizzazione della Commissione esaminatrice, atto propedeutico alla calendarizzazione delle prove di esame.
Al momento è tutto.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale