Gli impegni da noi assunti in questi anni nella lotta al precariato e ribaditi in occasione dell’iniziativa del 30 marzo scorso “Superare il precariato costruire il futuro” hanno prodotto un primo risultato per la vertenza dei precari, assunti a tempo determinato presso Comuni, Province, Regioni ed altri enti locali del Meridione per il supporto alle politiche di coesione: la Commissione bilancio del Senato ha approvato ieri un emendamento presentato da senatori di minoranza e di maggioranza e riformulato dal governo, che prevede la possibilità per gli enti di stabilizzare quanti maturino 24 mesi di servizio, previo colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attività svolta. I 24 mesi possono essere computati sommando periodi svolti anche presso amministrazioni diverse da quella che procede alla stabilizzazione. Si tratta di un importante passo avanti che colma la distanza tra queste procedure di stabilizzazione e quelle previste per le amministrazioni centrali.
Così Funzione Pubblica Cgil.
Continueremo ad agire e a mobilitarci sia a livello nazionale che sui territori perché le amministrazioni diano seguito a questa norma e perché vengano superate le criticità che dovessero emergere. Reputiamo infatti un errore non aver previsto risorse destinate al pagamento del salario accessorio anche per questi lavoratori, come da noi proposto.
Adesso – conclude Fp Cgil – bisogna attendere il completamento dell’iter di conversione in legge del decreto in Parlamento che è previsto entro il 25 aprile.