Tempo fa chiedemmo all’Amministrazione di aprire una discussione sulla possibilità di utilizzare le risorse del PON, per poter incrementare il salario accessorio di lavoratrici e lavoratori del Ministero.
Difatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali invece di ricorrere a personale di società esterne – molto spesso precario – per lo svolgimento di attività relative al PON, ha preferito avvalersi dei propri dipendenti, così potendo anche prevedere l’impiego di queste risorse anche in favore del proprio personale.
Non è una novità assoluta nel panorama della PA, in quanto già altri Enti del comparto si sono avvalsi e si avvalgono di tale possibilità, con accordi che prevedono la ripartizione di queste somme anzitutto tra tutti coloro che sono stati impiegati in prima persona per la riuscita della programmazione, ma anche considerando tutto il resto del personale che ha comunque contribuito alla realizzazione degli obiettivi. È però una novità importante per il Ministero, che può in questo modo valorizzare il proprio personale.
Nell’incontro del 4 aprile abbiamo colto l’occasione per chiedere nuovamente all’Amministrazione a che punto si fosse con la possibilità di distribuire questi ulteriori fondi ai lavoratori.
L’Amministrazione, nel confermare la propria volontà di arrivare a un accordo sul punto, ha altresì aggiunto che sono in corso calcoli e simulazioni per garantire una distribuzione equa – che premi innanzitutto i lavoratori direttamente impegnati, ma non soltanto loro – e che si sta lavorando per presentare al più presto una proposta di accordo al tavolo sindacale.
Speriamo davvero si riesca a garantire una distribuzione equa, così che l’accordo in questione possa anche essere un precedente da poter usare per un’ulteriore valorizzazione del personale del Ministero del Lavoro nei prossimi anni.
FP CGIL
Matteo Ariano – Francesca Valentini