Dott.ssa Valeria Vittimberga
Al Direttore Centrale Patrimonio
Dott. Ferdinando Montaldi
Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott. Giuseppe Conte
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
OGGETTO: RICHIESTA CENSIMENTO IMMOBILI PER AGEVOLARE I DIPENDENTI COLPITI DAL CARO-VITA
Il mercato degli affitti brevi ha determinato un rialzo dei prezzi delle abitazioni in molte città d’Italia, specie nelle realtà metropolitane dove al turismo d’evasione si intreccia il turismo d’affari. A pagarne lo scotto è principalmente chi cerca un domicilio. A dirlo non è soltanto la FP CGIL, che da anni insiste nell’indicare il “concorsismo” quale sintomo di una criticità (si cambia Amministrazione in cerca di condizioni economiche migliori), ma un interessante studio pubblicato da Lavoce.info nel mese di gennaio e firmato da Chiara Agnoletti, Claudia Ferretti e Francesco Viviani.
I tre evidenziano come “la diffusione delle strutture degli affitti brevi, aumentando la pressione della domanda di alloggi su un’offerta tendenzialmente rigida, tende a provocare un generale innalzamento dei valori immobiliari. Ciò implica la riduzione dell’accessibilità alla casa per gli altri segmenti di domanda temporanea”.
Ora, di fronte a questa criticità, e lo scriviamo volutamente dopo le elezioni RSU proprio per non relegare il tema a bagarre tra le sigle, continuiamo a chiedere all’Amministrazione quale approccio intenda adottare.
La scrivente organizzazione ha già chiesto, anche in sede di contrattazione collettiva, di affrontare seriamente il tema delle rinunce legate ai costi elevati per le case in affitto, evidenziando l’opportunità di mettere a disposizione – almeno per un periodo iniziale – il patrimonio immobiliare quale strumento di facilitazione e buon esito delle stesse procedure concorsuali.
Con lo stesso spirito, riteniamo necessario procedere a un censimento degli immobili la cui destinazione potrebbe essere riservata al personale INPS nelle città con il caro-vita più alto: ciò consentirebbe di garantire una qualche forma di agevolazione alle lavoratrici e ai lavoratori chiamati a trapiantarsi in un territorio diverso da quello d’origine, colpiti da una spinta inflazionistica che ha contratto, e brutalmente, il potere d’acquisto del dipendente pubblico, ivi considerato il rinnovo a perdere del contratto Funzioni Centrali.
In tal senso sollecitiamo un intervento tempestivo dell’Amministrazione, affinché possa essere costituita non soltanto una cabina di regia, ma anche uno strumento idoneo alla definizione di una policy incentrata sul reale supporto alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ente.
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo