“Nei ministeri è vera e propria emergenza personale e non saranno certo i provvedimenti tampone del governo a migliorare la situazione: servono interventi straordinari, immediati ed efficaci. Dopo anni di dannosi disinvestimenti nelle amministrazioni centrali dello Stato, che in alcuni casi raggiungono scoperture del 50% del personale, non è certo autorizzando un numero risicato di assunzioni che si risolverà il problema. Il rischio che corriamo è il collasso di un intero sistema”.
Lo scrive in una nota il segretario nazionale Fp Cgil, Florindo Oliverio.
“Come Fp Cgil continueremo a gran voce a chiedere di non perdere quanti sono già in servizio a tempo determinato perché assunti per i progetti del PNRR: incalzeremo sempre il governo affinché assicuri che alla scadenza del 2026 tutti i precari assunti con fondi europei siano stabilizzati”.
“Inoltre – prosegue – è necessario prevedere lo scorrimento delle graduatorie e ripristinare quelle scadute di recente: ciò consentirebbe di evitare la duplicazione dei costi e permetterebbe di reclutare assistenti e funzionari di cui c’è grande necessità in tutte le amministrazioni centrali dello Stato: ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali. E invece la solita corsa di ciascuna amministrazione a farsi il proprio concorso da un lato comporta uno spreco di danaro pubblico e dall’altro finisce per moltiplicare mortificazioni e delusioni per migliaia di giovani che progressivamente perdono fiducia nello Stato. Noi facciamo sindacato per davvero e continueremo a far sentire la nostra voce per tutelare i diritti di lavoratrici e lavoratori e garantire una pubblica amministrazione efficiente”.