Torniamo nuovamente sul tema della formazione in quanto, nel giro di assemblee che stiamo conducendo sui territori, è uno degli argomenti che con maggior frequenza viene posto.
Di recente abbiamo già scritto a proposito dell’impatto dell’obbligo formativo sul raggiungimento degli obiettivi e sulla necessità di organizzare in modo efficiente e logico l’attività formativa in relazione alle altre attività svolte.
Ulteriore tema di rilievo riguarda i corsi di formazione svolti: vanno bene i corsi organizzati su “Syllabus”, quelli della SNA o anche i corsi “Valore PA”, ma le diverse attività dell’INL richiedono anche corsi di formazione più specifici, legati alla materia del lavoro, nei suoi vari aspetti.
Per questo, è importante che – nell’ambito delle 40 ore – siano previste anche ore di formazione più strettamente legate alle varie competenze dell’Ente, anche considerando la continua evoluzione della materia.
Tempo fa INL istituì un albo interno di formatori; sarebbe una buona idea, a nostro parere, attingere anche a questo per le attività di formazione del personale, così da valorizzare le diverse professionalità e competenze che l’INL ha al proprio interno e dare loro anche forme di gratificazione. È anche questa una possibile leva per “trattenere i talenti”, evitando vadano poi altrove a cercare quella valorizzazione che INL non riesce a dare.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |