Alla Direttrice Generale
Al Coordinatore Generale Medico Legale
Al Direttore Centrale Salute e Prestazioni di
Disabilità
Al Direttore Centrale Risorse Umane
per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali
OGGETTO: SCORRIMENTO GRADUATORIA CONCORSO MEDICI E STABILIZZAZIONE PERSONALE IN COMANDO
In data 3 marzo la scrivente organizzazione ha richiamato l’importanza di un momento di confronto con l’Amministrazione sullo stato di attuazione della legge sulla Disabilità.
Consapevoli dello sforzo prodotto – sia dalle strutture territoriali in cui è attualmente attiva la sperimentazione, sia a livello centrale dalla Direzione preposta e dal Coordinamento medico – la FP CGIL ha teso a esprimere la propria preoccupazione per l’attuazione della riforma, che, ove non metabolizzata, rischia di tradursi in una scure calata dall’alto sulla testa dell’Ente.
La perplessità deriva, in particolare, dalle criticità d’organico registrate tra le fila del personale amministrativo (il dato di marzo segnala l’inesorabile discesa sotto quota 24.000 dipendenti) e la contestuale riduzione ai minimi termini del personale infermieristico e medico in forza all’istituto. Senza lavoratrici e senza lavoratori, ogni disegno del Legislatore si trasforma in vuota retorica, con tutto ciò che ne consegue nella fattispecie per un’utenza estremamente fragile. Ecco perché continuiamo a chiedere risorse.
Con riferimento ai medici, in particolare, segnaliamo due elementi che potrebbero garantire una boccata d’ossigeno e per i quali non si registrano, ancora, indicazioni operative dall’Amministrazione:
Ci risulta sia ancora possibile attingere alla graduatoria del Concorso pubblico per il reclutamento di 62 medici di seconda fascia. Con determinazione del Commissario straordinario n. 23 del 20 luglio 2023 sono state approvate le graduatorie. Da una ricognizione sembra sia ancora realizzabile uno scorrimento delle stesse, ma i tempi per operare sono estremamente stretti. Ogni attesa, in questo frangente, rischia di vanificare le immissioni in ruolo;
Analogamente risulta incomprensibile la mancata stabilizzazione dei medici in comando già operanti in INPS. Da diversi mesi sollecitiamo l’Istituto a muoversi in questa direzione, garantendo alla cittadinanza l’incardinamento di professionisti che operano sul campo e con cognizione di causa. Il d.l. PA, peraltro, sembra una cornice che rende l’operazione realizzabile, ivi considerato il numero contenuto di unità interessate in Istituto.
Con la presente nota, dunque, la FP CGIL non solo sollecita il confronto di cui in premessa, ma chiede di attuare ogni misura idonea ad ampliare il personale INPS alla vigilia di una sfida che rischia di essere molto più impegnativa di quanto esternamente appaia.
Giuseppe Lombardo