INPS – E ora il Contratto rischia di travolgere il REC0!

14 Marzo 2025

L’ennesimo grande successo del “contratto della vergogna” – siglato da Cisl, Confsalunsa, Flp e Confintesa – si sta registrando in Istituto, laddove la rigidità delle disposizioni concernenti le ferie pare stia spingendo più di un dirigente a inibire la fruizione delle prestazioni a recupero in modalità giornaliera.

Il ragionamento è questo: il contratto vincola la parte datoriale a vigilare sullo smaltimento delle ferie e INPS ha lasciato intendere che tale prerogativa sarà fatta valere con fermezza dal 2024 (link: https://www.fpcgil.it/2025/02/27/inps-il-nodo-delle-ferie-arretrate/). 

A questo punto, in diversi casi, chi dirige la struttura pare stia operando una stretta: anziché riconoscere il REC0 per un recupero giornaliero compensativo, i lavoratori vengono “esortati” ad attingere prima al monte ferie, utilizzando il suddetto giustificativo solo in modalità oraria.

È un effetto domino che impatta su ogni dipendente: non c’è solo l’obbligo di programmazione sotto l’occhio vigile del Grande Fratello datoriale; c’è una sostanziale riduzione nell’acceso a permessi che finora erano stati garantiti alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Istituto

Di più. Perché alcuni dirigenti, particolarmente zelanti, pare si stiano spingendo perfino oltre, scoraggiando in maniera più o meno formale l’accesso alla banca ore, sempre per la richiamata esigenza di adeguamento al disposto del CCNL.

Un trionfo senza precedenti, quello del “migliore contratto possibile”. E tutto sulle spalle di chi lavora. Siamo al paradosso: le indicazioni sulle ferie finiscono così per limitare lo spazio destinato al riposo!

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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