Giustizia, DGMC – Richiesta chiarimenti buono pasto

20 Febbraio 2025

Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità

Alla Direzione Generale del Personale e delle Risorse

Roma

prot.dgmc@giustiziacert.it

OGGETTO: corresponsione buoni pasto

Con la presente la FP CGIL da seguito alle numerose segnalazioni che continua a ricevere dai lavoratori di diverse sedi periferiche relativamente alla corresponsione dei buoni pasto, già oggetto di richieste di chiarimenti da parte della scrivente nei mesi scorsi.

Ancora oggi in alcuni uffici, quali ad esempio il CGM di Roma e servizi afferenti, solo una parte dei buoni pasto maturati è stata corrisposta – con ritardo – e non è chiaro quando l’erogazione tornerà ad essere regolare. Lo stesso problema sta interessando anche l’UIEPE di Roma, i cui dipendenti negli ultimi mesi hanno ricevuto solo un anticipo dei buoni pasto spettanti.

Si evidenzia, inoltre, che in diverse regioni, come ad esempio il Trentino alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, le direzioni hanno richiesto una rimodulazione dell’orario di lavoro con particolare riguardo all’attività lavorativa su cinque giorni, pari a 7 ore e 12 giornaliere, motivando tale richiesta non per esigenze di servizio ma al fine di ridurre la spesa per i buoni pasto.

Tali disposizioni, ad avviso della scrivente, sembrano disattendere le previsioni contrattuali. L’art.17 c. 3 del CCNL 2016-2018, infatti, dà indicazione alle amministrazioni di determinare le articolazioni dell’orario di lavoro secondo i criteri di ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane; miglioramento della qualità delle prestazioni e ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell’utenza e miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni.

La FP CGIL si trova, dunque, a dover rappresentare nuovamente il disagio che tale situazione sta comportando per il personale e a ribadire che essa costituisce una iniqua disomogeneità di trattamento dei dipendenti sul territorio nazionale. A ciò si aggiunga l’ordinanza n. 25840 del 27 settembre 2024 della Corte di Cassazione a conferma della decisione della Corte di Appello di Napoli che stabilisce che il buono pasto costituisce a pieno titolo una componente della retribuzione e in quanto tale deve essere garantito anche durante le ferie.

Si chiede, pertanto, a codesta Direzione con quali modalità e tempi intenda intervenire al fine di ripristinare una regolare erogazione dei buoni pasto in tutti gli uffici dipartimentali, prevedendo una richiesta di fondi sufficiente a coprire il reale fabbisogno, considerata anche l’immissione in servizio dei neoassunti FSS e dei FGP.

Relativamente alla corresponsione dei buoni pasto in lavoro agile, la FP CGIL aveva chiesto l’inserimento di una previsione contrattuale che garantisse ai lavoratori in smartworking – per definizione senza vincolo di orario – il riconoscimento dei buoni pasto senza alcun riferimento all’orario di lavoro, anche al fine di non generare confusione tra durata della giornata lavorativa e la fascia di contattabilità. Considerata in sede di contrattazione collettiva l’ introduzione dell’art. 14 c.3bis del CCNL 2022-2024 e successivamente il chiarimento dell’Aran n. CFC141b, si chiede all’Amministrazione di dare riscontro a richieste pervenute da più dipendenti circa i tempi e le modalità di attribuzione dei buoni pasto anche in lavoro agile.

Nel restare in attesa di cortese urgente riscontro, si porgono cordiali saluti.

Per la FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Paola Fuselli

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