INPS – Medici, CCNI 2024: serve una modifica

18 Febbraio 2025

Lo scorso 12 febbraio l’Amministrazione ha trasmesso alle organizzazioni sindacali il testo dell’ipotesi di CCNI 2024 relativo al personale dell’Area medica.

L’ultima bozza, su cui la controparte ha chiesto la disponibilità delle sigle alla sottoscrizione, presenta alcuni elementi migliorativi. Rispetto alla prima versione del testo, infatti, è venuta meno la riformulazione dell’art. 7 c. 3, la disposizione che investiva pesantemente il personale innescando pericolose penalizzazioni sulla retribuzione di risultato, a dispetto dello stress lavorativo registrato negli ultimi anni (stress peraltro destinato ad aumentare in virtù della riforma sulla disabilità).

Questo passo indietro della controparte è apprezzabile e rientra nelle proposte che la nostra organizzazione ha posto quale condizione preliminare al tavolo per la sottoscrizione di qualunque impianto.

L’ipotesi così emendata necessita però, a nostro avviso, di almeno due modifiche:

  • lo scorporo del c. 1 dal dettato dell’articolo 9. La sovrapposizione tra orario di aggiornamento professionale e orario di lavoro straordinario riteniamo possa offrire il fianco a interpretazioni discrezionali e non uniformi, considerata l’articolazione territoriale del nostro Ente;

  • un impegno lineare sull’indennità di esclusività e sulla regolamentazione dell’attività intramoenia/extramoenia.

Su quest’ultimo punto vale la pena di spendere qualche parola in più.

La dichiarazione congiunta richiama, infatti, impegni che risalgono addirittura al lontano 2011, dichiarazioni d’intenti che ciclicamente – con toni più o meno solenni – tornano all’ordine del giorno.

La sottoscrizione per senso di responsabilità è accettabile se poi alle parole seguono i fatti: da qui la nostra richiesta di una modifica della dichiarazione che vincoli maggiormente gli attori stipulanti nella definizione di un percorso certo.

Il testo inserito nell’ipotesi, già sottoscritta in fretta e furia da alcune sigle, riteniamo non offra sufficienti garanzie.

Poiché questo contratto, come da prassi, interviene ad anno concluso, la FP CGIL può aderire all’impianto solo se c’è un effettivo impegno alla valorizzazione del personale medico. Diversamente non siamo disponibili a compromessi a ribasso.

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Francesco Reali

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