INL, FP CGIL – Arretrati della perequazione: un po’ di memoria non guasta

05 Febbraio 2025

Siamo molto contenti della sentenza della Corte costituzionale che riconosce l’illegittimità della norma che scomputava parte degli arretrati della perequazione dalle somme da riconoscere al personale dell’INL.

Quando uscì l’emendamento truffa che scomputava indebitamente i soldi dei lavoratori dagli arretrati, fummo l’unica organizzazione sindacale dell’INL – nell’autunno del 2023 – a chiedere quasi quotidianamente incontri alla Ministra Calderone, a chiedere spiegazioni di quella norma, mentre da parte di altri, vicini all’attuale Governo e/o all’Amministrazione, regnava il silenzio più totale e imbarazzato.

Rivendichiamo con orgoglio il percorso degli ultimi anni. Come FP CGIL riteniamo essenziale il ruolo dell’organizzazione sindacale nel riconoscimento dei diritti dei lavoratori e questo ruolo riteniamo debba essere svolto anzitutto attraverso lotte e mobilitazioni.

Infatti, è merito dei tre scioperi di lavoratori e lavoratrici dell’INL se la perequazione è stata riconosciuta ed è stata anche attribuita una somma ulteriore per gli sforzi fatti dai lavoratori nel raggiungimento degli obiettivi del PNRR e durante il Covid. È merito di quella mobilitazione se tutto il personale dell’INL riceverà 20 milioni all’anno in più ed è sempre merito di quella mobilitazione se i cosiddetti incentivi agli ispettori non sono più distribuiti con arzigogolati criteri, ma in ragione esclusiva dell’effettivo svolgimento dell’attività ispettiva e sarà merito della mobilitazione se – come ci è stato anticipato al tavolo – arriveranno più soldi.

Quella mobilitazione ha avuto un ulteriore merito: porre all’attenzione di tutto il Paese la situazione della vigilanza sul lavoro e squarciare il velo ipocrita di chi versa lacrime di coccodrillo sui morti sul lavoro ma non crea le condizioni di prevenire irregolarità e infortuni, fornendo le risorse (umane, strumentali e finanziarie) a chi previene irregolarità e infortuni.

Grazie a quella mobilitazione si stava finalmente instillando, nella coscienza dei cittadini, la consapevolezza del ruolo di tutela svolto dalla vigilanza sul lavoro, processo poi temporaneamente interrotto dall’attuale Governo, che ha come principale obiettivo quello di “non disturbare chi produce ricchezza”.

Al netto di questo, come FP CGIL eravamo, siamo e saremo sempre presenti accanto ai lavoratori ponendo in essere tutte le iniziative necessarie al riconoscimento dei loro diritti.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

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