Sanità Privata – Resoconto incontro al Min. Salute del 27.01.25: tavolo di confronto sulle azioni da intraprendere per la riapertura del negoziato per il rinnovo del CCNL sanità privata e per il nuovo contratto unico RSA Aris Aiop

28 Gennaio 2025

Si è svolto ieri pomeriggio presso il Ministero della salute il tavolo di confronto sulle azioni da intraprendere per la riapertura del negoziato per il rinnovo del CCNL sanità privata e per il nuovo contratto unico RSA Aris Aiop, alla presenza oltre che delle rappresentanze datoriali di Aiop e Aris anche del Ministro della Salute, on. Orazio Schillachi, del Capo di Gabinetto del Ministro della Salute, dott. Marco Mattei, del Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità e vicepresidente della Regione Lombardia, dott. Marco Alparone, e dell’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, dott. Massimo Fabi, nonché Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni

Con l’occasione, abbiamo rappresentato ancora una volta il disagio quotidiano vissuto dai dipendenti delle strutture della Sanità Privata accreditata che svolgono il loro lavoro integrando il Sistema sanitario nazionale, rimarcando l’evidente differenza salariale che i dipendenti di questi settori scontano rispetto ai colleghi del settore pubblico, in quanto è inaccettabile considerata l’attesa più che decennale per vedersi riconosciuti gli adeguamenti normativi ed economici spettanti.

Purtroppo, le associazioni datoriali Aiop e Aris, nonostante i finanziamenti messi a disposizione dalla Legge di Bilancio nei confronti dei soggetti privati accreditati e le disponibilità mostrate dal Ministero della salute al fine di ricercare una soluzione condivisa e sostenibile, sono rimaste dell’idea che a legislazione vigente non ci siano le condizioni per riaprire il tavolo di trattativa, in quanto chiedono uno stanziamento economico integrale delle risorse contrattuali da parte di Governo e Regioni. Abbiamo ribadito con forza alle rappresentanze di Aiop e Aris che tale posizione è indifendibile ed intollerabile a maggior ragione visto che queste associazioni lavorano in un contesto protetto.

La dignità di oltre 200 mila professionisti del settore non può essere sacrificata a logiche che ignorano il loro valore e il loro impegno quotidiano. Il rifiuto di Aiop e Aris ad avviare le trattative

ci spinge a proseguire sulla strada della lotta, intensificando le azioni di protesta a cominciare dalla conferma del presidio già convocato per il 31 gennaio p.v.. Le ragioni restano le medesime dello sciopero generale del 23 settembre u.s., infatti ricordiamo che il CCNL RSA è fermo da 13 anni, durante i quali a più riprese abbiamo chiesto e condiviso con le parti datoriali di discutere la sottoscrizione di un Contratto Unico di Settore che possa valorizzare sotto il punto di vista sia normativo che economico e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti di questo delicato settore. Ricordiamo anche che il CCNL Sanità privata è stato rinnovato dopo 14 anni di blocco, ma avendo vigenza 2016/2018 risulta scaduto da ben 6 anni e necessita anch’esso un adeguamento importante che impatta direttamente non solo sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche sul servizio prestato.

La tutela della Salute non può essere considerata un costo! Specialmente in un ambito come quello degli accreditamenti istituzionali, le strutture private integrano il Servizio sanitario nazionale andando pertanto a completare la previsione contenuta nell’art. 32 della Costituzione di tutela della salute di tutti i cittadini della Repubblica italiana. La costante rivendicazione di logiche di mercato, puramente imprenditoriali produce un danno diretto alle cittadine e ai cittadini, che vedrà un peggioramento nella qualità e nell’offerta dei servizi di assistenza. Infatti, la mancanza di attrattività di queste strutture, causata dalla mancata valorizzazione del personale, sta portando all’abbandono dei posti di lavoro, compromettendo i requisiti organizzativi necessari per garantire la salute di chiunque versi in una condizione di fragilità.

Stiamo vivendo una situazione drammatica e non siamo più disposti ad attendere! È indispensabile introdurre come regola per l’accreditamento istituzionale l’obbligo di rinnovare i CCNL nelle vigenze contrattuali e alle stesse condizioni economiche e normative del settore pubblico. Tale azione è necessaria più che mai per evitare che le associazioni datoriali possano contrapporre atteggiamenti ostruzionisti volti esclusivamente a bloccare la contrattazione, soprattutto visto che in alcuni casi i soggetti privati hanno in gestione percentuali altissime del Sistema determinandone anche gli andamenti e tempi di attesa. Non possiamo permettere il diffondersi del fenomeno del dumping contrattuale, con la sottoscrizione di accordi peggiorativi con soggetti sindacali e datoriali senza rappresentatività, per questo abbiamo chiesto un intervento organico da parte del Ministero e della Conferenza delle Regioni su questo tema non più rinviabile.

Pertanto, alla luce di quanto detto, si conferma il presidio del 31 gennaio 2025 presso Lungotevere Ripa, n. 1, sotto le finestre del Ministero della salute, ma questo sarà soltanto un primo passo per richiamare il Governo, le Regioni e le associazioni datoriali alle loro responsabilità, durante il quale forniremo ulteriori indicazioni sulle imminenti azioni di protesta sotto tutte le sedi di Aiop e Aris, nonché sotto la sede di ogni singola Regione d’Italia e della stessa Conferenza delle regioni e delle Province autonome.

Vi terremo aggiornati.

FP CGIL

CISL FP

UIL FPL

Barbara Francavilla

Roberto Chierchia

Ciro Chietti

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