INPS – Il miglior regolamento per il decentramento territoriale possibile

27 Gennaio 2025

Giovedì 23 gennaio si è riunito l’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI). Il tema all’ordine del giorno, come avevamo anticipato qualche giorno fa (link: https://www.fpcgil.it/2025/01/17/inps-fate-da-soli/), era la delibera sul Regolamento di attuazione del decentramento territoriale, adottata dal Consiglio d’Amministrazione il 4 dicembre.

Le organizzazioni sindacali, chiamate a discutere il tema, sono state messe di fronte a un fatto compiuto: sono cioè state ridotte al silenzio su un argomento – la presenza territoriale dell’INPS – che imponeva un confronto preliminare, avendo evidenti ricadute sulla testa delle lavoratrici e dei lavoratori.

Rispetto a questa grave mancanza dell’Amministrazione, come FP CGIL abbiamo scelto di non partecipare a quella che abbiamo reputato essere una farsa: non intendiamo recitare una parte all’interno di un copione che viola forma e sostanza. 

Si tratta, a nostro avviso, di una mancanza di rispetto non tanto verso chi siede a quel tavolo, quanto nei confronti delle persone lì rappresentate, cioè di chi ogni giorno manda avanti l’ente.

Spiace che qualcuno – ancora incomprensibilmente seduto “al di qua” del tavolo – abbia voluto invece sottolineare nel proprio report lo svolgimento “regolare” della riunione, per giunta dopo aver chiesto un’estensione dell’ordine del giorno. 

Una posizione isolata, quella espressa dalla solita sedicente organizzazione, che non è stata condivisa neanche da altre realtà, le quali pur nella diversità di vedute hanno scelto – e gliene diamo atto – di non avallare un metodo che ha già fatto sufficientemente danni in Istituto.

Quanto al merito, e alle presunte fake news circolate in INPS, ribadiamo che da una stringente applicazione dei criteri contenuti nella determina l’Amministrazione potrebbe chiudere dieci agenzie territoriali. E spiace che delle sorti di queste agenzie non importi nulla proprio a chi si è presentato, per un breve lasso di tempo, come il loro alfiere.

Evidentemente si voleva piantare una bandierina elettorale per lucrare qualche voto…

Se poi l’Amministrazione non intende procedere in questa direzione, ce ne rallegriamo, ma continuiamo a chiedere tre cose:

  1. un documento organico che illustri l’impatto dei nuovi criteri e l’eventuale beneficio che immaginiamo abbia determinato l’inusuale accelerazione;

  2. la disponibilità a rivedere la determina alla luce di un confronto vero sul tema;

  3. le carenze di organico sede per sede, agenzia per agenzia, in modo da sapere il fabbisogno reale delle sedi, non quello che emerge a valle degli incontri della tecnostruttura.

Chiamatela, se volete, operazione trasparenza. Il rischio, però, è che qualcuno non comprenda. 

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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