INPS – I vigili della contrattazione

24 Gennaio 2025

Credevamo ingenuamente che le istanze sindacali ruotassero attorno a un percorso ben definito: rivendicazione, mobilitazione, negoziazione. Scopriamo che c’è un quarto livello di attività in Istituto: quello della “vigilanza sindacale”.

In cosa consista è difficile dirlo, ma possiamo fare uno sforzo di rappresentazione.

Dal 31 dicembre scorso, da quando abbiamo siglato insieme all’Amministrazione un accordo stralcio sui differenziali per il 2024, è calato il buio pesto sugli altri istituti che pure avevamo previsto nel CCNI trasmesso ai ministeri vigilanti: ci riferiamo non solo alle maggiorazioni previste nel quadro indennitario per coloro che da anni attendono un riequilibrio tra compiti assolti e remunerazione di responsabilità, ma più in generale al TEP, il convitato di pietra, l’elemento che manca nella busta paga di 4.000 e più lavoratori a pari attività svolta.

C’è un solo modo per uscirne: l’Amministrazione deve difendere il personale in forza all’Istituto. Perdere tempo vuol dire perdere la faccia, viepiù dopo le roboanti promesse degli anni passati.

A fronte di questo stallo – febbraio è alle porte e manca ancora la convocazione – è assordante il silenzio generale, con pochissime eccezioni.

A gennaio la busta paga è stata un pugno nello stomaco delle lavoratrici e dei lavoratori (curiosamente non condivisa dalle solite veline di annunciazione): pensare che, soprattutto in alcune aree del paese, qualcuno debba rinunciare a 400 e rotti euro per un ritardo nell’applicazione di un contratto dovrebbe gridare vendetta al cielo.

E invece? Si predica calma, si fa finta di nulla, si dice che tutto si aggiusterà e ci si prepara a saltare sul carro di chi si è “sempre battuto per il trattamento agli assunti 2023”, magari dando per primi la notizia se e quando sarà, ché tanto una sponda si trova.

Dicono, insomma, di vigilare sornioni ed è così che fanno sindacato.

Strano, perché su altre questioni – la mappatura delle sedi elettorali RSU per esempio – l’approccio degli stessi vigili era ben diverso: muscolare, i toni drammatici ai limiti della commedia shakespeariana.

Domanda: ma non è che qualcuno aspetta la certificazione del CCNL per potersi intestare ogni merito?

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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