Giustizia, DGMC – lettera circolare del 6 dicembre 2024 prime indicazioni operative sull’inserimento dei funzionari pedagogici negli uffici di esecuzione penale esterna

24 Gennaio 2025

Spiace dover rappresentare che più volte negli ultimi anni la scrivente O.S. Fp Cgil aveva avanzato la richiesta alle direzioni generali del DGMC in indirizzo di avviare un confronto su diverse problematiche che gravano sugli uffici di esecuzione penale esterna, alcune delle quali risalenti nel tempo e altre dovute a più recenti cambiamenti organizzativi, quali l’inserimento di nuove unità o figure professionali.

Nello specifico, avevamo ipotizzato l’attivazione di un tavolo tecnico sulla questione dei carichi di lavoro con l’obiettivo di giungere a definire un carico di lavoro sostenibile al fine di misurare l’effettivo fabbisogno del personale per garantire la qualità dei servzi; sul “monitoraggio” relativo all’introduzione dei nuclei della polizia penitenziaria e per la prima volta un confronto sulle attività che avrebbero svolto i funzionari della professionalità pedagogica.

Nonostante le reiterate richieste l’amministrazione non ha dato seguito a quanto rappresentato.

Nel mese di dicembre u.s. abbiamo appreso che è stata emanata dalla direzione generale della giustizia di comunità una lettera circolare indirizzata a tutti gli Uepe contenente prime indicazioni operative a seguito dell’ immissione in servizio dei funzionari pedagogici e giuridico-pedagogici.

Ad una prima lettura, la circolare in oggetto sembra non tenere nella giusta considerazione la complessità delle questioni che l’inserimento di una nuova figura professionale comporta e le soluzioni individuate appaiono semplicistiche, non considerando le diverse specificità professionali. Piuttosto le indicazioni operative rimandano ad un’interscambiabilita’ tra gli operatori.

Al fine di realizzare un’effettiva multi-professionalità si deve considerare l’apporto di ogni funzionario tenendo conto della specifica formazione e degli strumenti professionali, così da non ingenerare confusione e fungibilità tra i ruoli e la svalorizzazione di competenze e tecniche acquisite sul campo da decenni. La circolare, fatto salvo l’art. 97 del regolamento n. 230 del 2000 (misura dell’affidamento in prova al servizio sociale), da’ ad intendere che tutti gli altri casi possano essere assegnati indistintamente a Funzionari di Servizio Sociale o Funzionari Pedagogici.

L’inserimento in maniera strutturale e numericamente consistente della figura professionale del funzionario pedagogico presso le articolazioni periferiche dell’esecuzione penale esterna, ad avviso della scrivente, rappresenta un importante valore aggiunto in termini di maggiore attenzione alla costruzione di percorsi educativi individualizzati. La portata di tale cambiamento organizzativo non deve essere sottovaluta, ma deve essere accompagnata da seria valutazione su quali casi potranno essere assegnati e sulla loro titolarità, senza creare sovrapposizioni di interventi e confusione tra i ruoli.

La circolare in argomento risponde solo in parte alle esigenze espresse e pertanto si chiede la sospensione della sua applicazione, a tutela dei Funzionari della professionalità di Servizio Sociale e dei Funzionari della Professionalità Pedagogica, rinnovando la richiesta di un incontro urgente.

All’Ordine nazionale degli Assistenti Sociali in indirizzo, si chiede di aprire un confronto con le OO.SS al fine di valutare l’impatto delle indicazioni operative trasmesse dalla Direzione Generale sul ruolo e sulle funzioni del servizio sociale professionale all’interno degli UEPE.

In attesa di cortese riscontro, si porgono distinti saluti.

Per la FP CGIL

Paola Fuselli

Coordinatrice Nazionale DGMC

 

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