MINISTERO DEL LAVORO, Cgil e Uil, comunicato del 20.01.2025: Riorganizzazione logistica del MLPS per dismissione sede di Via Fornovo

22 Gennaio 2025

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Marina Elvira Calderone

Al Capo di Gabinetto
Mauro Nori

Al Dipartimento per l’innovazione, l’amministrazione,
il personale e i servizi

Direzione Generale per le Risorse finanziarie,
la razionalizzazione della gestione degli immobili,
degli acquisti e della logistica

Alla Direzione Generale per le Politiche del
personale e i servizi generali

A tutti i Lavoratori del MLPS

Oggetto: Riorganizzazione logistica del MLPS per dismissione sede di Via Fornovo.
Con la presente queste OO.SS desiderano esprimere il proprio disappunto e la propria preoccupazione in merito alla paventata decisione di procedere alla dislocazione di alcune direzioni generali presso la zona EUR della città Metropolitana di Roma.
Tale decisione, che comporterebbe un significativo spostamento di una sede operativa, solleverebbe diversi problemi che coinvolgono direttamente i lavoratori, sia sotto il profilo delle condizioni di lavoro, sia sotto il profilo della mobilità.
Giova ricordare che nelle ultime riunioni con le organizzazioni sindacali, dapprima l’Onorevole Ministra ha prospettato la possibilità di ridurre il numero di sedi per investire ulteriormente sul lavoro agile e da remoto, prevedendo strumenti di prenotazione delle scrivanie ed una visione finalmente innovativa del lavoro pubblico, successivamente, operando in senso contrario, l’Amministrazione si è pronunciata sulla ricerca di una ulteriore sede nel centro della città per evitare di trasferire alcune Direzioni Generali, a seguito di una riorganizzazione logistica complessiva, in sedi dislocate.
Sembrerebbe, invece, che l’Amministrazione stia procedendo diversamente senza informare le organizzazioni sindacali ed i lavoratori del futuro che li aspetta.
In effetti quest’Amministrazione già negli ultimi mesi dello scorso anno ha dimostrato scarsa attenzione ed interesse per i suoi lavoratori, un esempio ne è il promesso aumento del Fondo Risorse decentrate di cui non si hanno notizie ufficiali, e ora va nella direzione di aumentare il disagio dei lavoratori con scelte peggiorative delle condizioni di vita del personale, stravolgendo l’organizzazione logistica e creando, di fatto, delle disparità di trattamento tra gli stessi dipendenti dell’Amministrazione.
Dopo la collocazione dei dipendenti nella sede di San Nicola da Tolentino, chissà per quali motivi ritenuta idonea ad accogliere una Pubblica Amministrazione, la gestione di continui lavori di ristrutturazione nelle sedi di Via Veneto e Via Flavia con i relativi e prevedibili disagi legati a rumori da sostenere durante l’orario di lavoro e l’abbondare di polvere nell’aria e nelle stanze, il peggioramento del regolamento di lavoro agile e da remoto, effettivamente mancava il colpo di scena finale.
In particolare, preme sottolineare che l’assetto che l’Amministrazione sta realizzando comporta numerosi problemi, partendo da difficoltà in merito al raggiungimento della nuova sede di lavoro: la nuova sede comporta difficoltà per la maggior parte dei lavoratori sia domiciliati in città, ma su fronti opposti rispetto alla nuova sede con un tempo di percorrenza minimo di oltre un’ora a tratta per raggiungere la sede di lavoro, sia pendolari in quanto provenienti da altre province della Regione o da fuori Regione, il cui tempo di percorrenza casa-lavoro può passare dalle 2 alle 3 ore per la sola andata.
Inoltre, l’utilizzo di una nuova sede così dislocata potrebbe scoraggiare l’utilizzo dei mezzi pubblici a favore di mezzi privati con ulteriori costi da sostenere ed a scapito di ogni criterio di mobilità sostenibile e tutela ambientale.
Un cambiamento di sede così significativo, in un’area metropolitana così complessa e già congestionata dal Giubileo, ci rende ulteriormente increduli per le scelte che l’Amministrazione sta operando.
È opportuno chiedersi, inoltre, come è stata ipotizzata questa riorganizzazione logistica, quali DG si sposteranno all’EUR e quali materie i vertici dell’Amministrazione scelgono di allontanare dal centro della città e dalle sedi di rappresentanza del Ministero.
Qualsiasi sia l’ipotesi, risulta essere un precedente grave l’idea che pezzi dell’Amministrazione possano essere trasferiti senza alcuna considerazione dell’impatto interno ed esterno all’Amministrazione e delle condizioni di vita e lavoro dei dipendenti.
A fronte di tale situazione, chiediamo formalmente all’Amministrazione di rivedere tale progettualità e, in assenza di sedi disponibili al centro della città, di provvedere alla riallocazione del personale presso la sede di Via Flavia 6, provvedendo celermente agli adeguamenti necessari all’impianto antincendio per consentire l’ampliamento della capienza della sede ridotta a seguito dell’incendio che ha interessato gli ultimi piani dello stabile, come peraltro suggerito dalle scriventi OO.SS. durante l’ultima riunione sul tema.
Per quanto sopra esposto la FP CGIL e la UIL PA ribadiscono la necessità di un urgente incontro con l’Amministrazione per valutare insieme soluzioni alternative volte a garantire il miglior equilibrio possibile tra le esigenze dell’Amministrazione, i diritti dei lavoratori ed il benessere organizzativo nel suo complesso.
Qualora non dovesse pervenire una convocazione in tempi rapidissimi, si procederà con l’organizzazione di ogni iniziativa ritenuta necessaria con il coinvolgimento di tutti i lavoratori dell’Amministrazione, ricordando che lo stato di agitazione proclamato non è mai stato revocato.
Infine, ritenendo fondamentale l’unità di lavoratrici e lavoratori, rivolgiamo un appello a tutte le altre sigle nell’unirsi a questa lotta perché riteniamo sia interesse di tutti impedire spostamenti di personale senza alcun previo confronto sindacale e nessuna tutela.

FP CGIL
Matteo Ariano
Alessandra Pone

UILPA
Ilaria Casali
Orlando Grimaldi

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