Nella giornata del 19 dicembre abbiamo incontrato il nuovo Direttore Generale dell’INL, cui abbiamo rivolto i nostri auguri di buon lavoro.
Nel suo intervento iniziale, il Direttore ha comunicato che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha validato i fondi per l’efficientamento dell’INL derivanti dalle sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il 2024. Questo consentirà lo sblocco dei primi venti milioni di euro da poter distribuire a tutto il personale, su base annua. Presumibilmente le somme (l’equivalente di una ulteriore mensilità) dovrebbero essere pagate in busta paga marzo.
Ricordiamoci che queste somme non sono un regalo o una concessione, ma sono uno dei “frutti sudati” di ben tre scioperi nazionali dei lavoratori dell’INL, che dobbiamo rivendicare.
Il Direttore ha poi affrontato il tema dell’attrattività dell’INL e ha ribadito l’impegno – già garantito anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – a una polizza sanitaria integrativa per il personale, unitamente ad altre convenzioni assieme a Ministero, INPS e INAIL. Questo tema è strettamente collegato con quello della carenza di personale nell’Ente: rispetto a questo, ci è stata ribadita la volontà di proseguire la strada di concorsi su base regionale e non più nazionale, ma anche di verificare la possibilità di attingere da altre graduatorie presenti, per accelerare in particolare l’ingresso di personale amministrativo, di cui c’è estremo bisogno.
Riguardo alla vigilanza, la novità più importante che sembra delinearsi appare il superamento della regionalizzazione della vigilanza tecnica, con futuri assetti che non ci sono stati ancora definiti.
Visto che il Direttore ha chiesto a ciascuna sigla di esprimere le proprie opinioni riguardo ai temi trattati e anche ad ulteriori, come FP CGIL abbiamo posto diverse questioni sul tavolo:
FONDI PER L’EFFICIENTAMENTO 2025: riteniamo importante provare a ragionare seriamente sulla sussidiarietà/solidarietà tra uffici, in una logica per cui chi ha più personale a disposizione dà una mano agli uffici con maggiore carenza di lavoratori. Per fare questo, riteniamo essenziale impostare un serio ragionamento sulla creazione di un controllo di gestione delle attività dell’Ente, dei singoli uffici e dei singoli processi, così che si sia nelle condizioni di comprendere se si è in linea con gli obiettivi assegnati e, ancor prima, ragionare sulla misurazione di questi. Sulla base di questo, si potrà quindi capire come “dividere” e assegnare quote di obiettivi ai vari Uffici in base al personale di cui dispongono.
CARENZA DI PERSONALE: nell’apprezzare le iniziative delineate per rendere più attrattivo l’Ente, abbiamo però evidenziato come di recente siano state assegnate ulteriori competenze all’INL in materia di flussi migratori, che hanno creato non poco scompiglio nei territori, per la grave carenza di personale già alle prese con gli altri obiettivi da raggiungere. Rispetto a questo, abbiamo chiesto che l’INL apra, nel futuro, una “contrattazione di anticipo” con il decisore politico, rendendosi disponibile a ricevere eventuali ulteriori competenze solo in cambio di risorse umane ed economiche adeguate e non a costi (economici e umani) invariati.
Ulteriore elemento che potrebbe scongiurare il rischio di fughe di lavoratori dall’Ente è un atteggiamento verso lo smart-working che non sia di arretramento rispetto alla situazione attuale, come alcune voci parrebbero ipotizzare. Qualsiasi forma di indietreggiamento sul lavoro agile rappresenterebbe un pericoloso deterrente per chi intende prendere servizio in INL o un incentivo ad andarsene per chi già c’è.
VIGILANZA: la prefigurazione del superamento della regionalizzazione della vigilanza tecnica è, per noi, ciò che chiedevamo da tempo. Sin dalla creazione della vigilanza tecnica regionale avevamo messo in guardia l’INL dalle disfunzioni organizzative che questo avrebbe creato. L’ulteriore passo che riteniamo importante compiere è superare la cesura tra vigilanza tecnica e vigilanza del lavoro (al netto di attività di vigilanza specifiche), per garantire una reale vigilanza “integrata” del lavoro.
Sempre riguardo alla vigilanza, abbiamo evidenziato che ci aspettiamo che per il 2025 non ci sia la rincorsa ai numeri che ha caratterizzato il 2024, in cui sono state realizzate oltre centomila ispezioni su tutto il territorio, ma dubitiamo che siano state tutte attività in grado di aggredire e scalfire i macrofenomeni di illegalità del lavoro. Ciò che riteniamo essenziale far comprendere, in particolare al decisore politico, è che i numeri delle ispezioni non possono essere il primo indicatore della vigilanza, mentre appare probabilmente più importante considerare ciò che c’è dentro quei numeri (ad es., quanti lavoratori tutelati, che tipo di fenomeni illegali sono stati indagati e molto altro). Questo consentirebbe all’INL di fare davvero la differenza nella vigilanza sul lavoro, già a livello di programmazione.
Abbiamo poi chiesto che il 2025 sia finalmente l’anno che porti in dotazione, al personale ispettivo e non solo, il famoso programma di elaborazione delle buste paga che, come FP CGIL, chiediamo da tempo immemore.
Riguardo alla vigilanza, l’ulteriore tema che abbiamo posto riguarda la strutturazione del contingente Sicilia: abbiamo ribadito l’importanza di ampliare ulteriormente i numeri dei partecipanti, considerandone prioritariamente esperienza e competenza e non i carichi familiari, anche ottimizzandone la presenza su tutto il territorio siciliano, così da garantirne una presenza più omogenea. Anche la programmazione della vigilanza nel territorio, ora che è finalmente autonoma, deve affinarsi sempre di più.
Si è trattato, con ogni evidenza, di un primo incontro interlocutorio, ma comunque utile. Restiamo in attesa degli sviluppi di quanto evidenziato oggi.
Nel corso dell’incontro, l’Amministrazione ci ha altresì informato che l’ipotesi di accordo sulle progressioni orizzontali 2024 è stata certificata dagli organi di controllo e che quindi a breve arriverà convocazione per la sottoscrizione dell’accordo definitivo, molto probabilmente il 27 dicembre.
Siamo stati inoltre informati che l’FRD 2023 e gli arretrati delle progressioni orizzontali 2023 saranno messi in pagamento a febbraio, mentre i benefici assistenziali andranno in busta paga marzo.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |