A seguito dell’ulteriore confronto che l’Amministrazione ha tenuto con i Capi Dipartimento e i Direttori Generali a fronte delle numerose osservazioni e i rilievi sollevati ieri al tavolo sindacale, oggi pomeriggio si è tenuto un ulteriore incontro per discutere del nuovo regolamento del lavoro agile/da remoto per l’annualità 2025.
In merito occorre precisare che rispetto alla proposta iniziale, come già comunicato, sono state apportate delle migliorie al regolamento, ma ci saremmo aspettati di fare passi avanti rispetto al precedente invece che passi indietro in un momento storico in cui, è evidente, si dovrebbe investire ulteriormente su forme di lavoro agile e da remoto, ampliandolo e rafforzandolo per far fronte all’anno complicato che la città si troverà a vivere, sorte che dovranno condividere i lavoratori per attraversarla nell’intento di raggiungere gli uffici.
Di seguito riassumiamo quanto ulteriormente emerso nella riunione odierna:
In merito ai km di distanza dal luogo di lavoro rispetto alla dimora abituale l’Amministrazione ci ha comunicato di aver ridotto la distanza a 70 Km rispetto agli 80/100 previsti nelle precedenti bozze del regolamento. Nonostante le ulteriori richieste poste al tavolo, l’Amministrazione non ha inteso ulteriormente ridurre a 60 i km di distanza per l’accesso al lavoro da remoto, senza fornire numeri o motivazioni relativamente a questa riduzione. Al riguardo, si precisa che nel precedente comunicato è stata invertita per mero errore materiale l’indicazione dei km di distanza utili all’accesso al telelavoro.
Caregiver: l’Amministrazione non intende fare alcun passo indietro rispetto all’elemento della convivenza del caregiver, abbiamo ulteriormente segnalato quanto sia penalizzante l’eliminazione di questo strumento per i lavoratori che abbiano esigenze di vita più delicate a cui far fronte. Continuiamo a non capire come mai sia stata effettuata questa scelta e come mai non ci siano margini di ripensamento da parte dell’Amministrazione per consentire ai colleghi in telelavoro in qualità di caregiver di continuare ad usufruire di un’organizzazione del lavoro importante per conciliare esigenze di lavoro e di vita.
Rispetto all’orario di lavoro per i telelavoratori l’Amministrazione ha comunicato che avrà inizio dalle ore 8, specificando che la flessibilità in ingresso è assicurata dall’accordo sull’orario di lavoro per garantire l’arrivo in sede. Nonostante le argomentazioni espresse, abbiamo segnalato che questa previsione ci sembra soltanto un irrigidimento inutile e dà vita ad una disparità di trattamento che non ci sembra giustificabile.
Fascia di contattabilità in lavoro agile: l’Amministrazione ha proposto di indicare “6 ore” invece che “almeno 6 ore”. Abbiamo ribadito che per noi non è utile aumentare la fascia di contattabilità, al massimo avremmo potuto comprendere una rimodulazione della fascia oraria di contattabilità in riferimento alla giornata oraria di lavoro dei dipendenti non riuscendo l’Amministrazione ad intendere lo smart working come lavoro per obiettivi.
Abbiamo inoltre chiesto, nuovamente, di rendere recuperabili le giornate di lavoro agile qualora il dirigente richiami in servizio il lavoratore, nonché di consentire il lavoro agile in deroga laddove sia
impossibile l’accesso alla sede di lavoro per qualunque motivo legato a ragioni di salute e sicurezza ed a seguito di indicazione del RSPP ai Direttori/dirigenti competenti.
L’Amministrazione al termine della riunione ci ha comunicato che al momento si provvederà alla proroga degli accordi precedenti sino ad inizio gennaio 2025, entrerà poi in vigore il nuovo regolamento.
Ci auguriamo si tenga conto di quanto emerso in questa sede di ulteriore confronto per evitare inutili passi indietro rispetto sia al lavoro agile che da remoto.
FP CGIL UILPA
Matteo Ariano Ilaria Casali
Alessandra Pone Orlando Grimaldi