Durante la riunione del 2 dicembre 2024, abbiamo ribadito l’importanza di mantenere linearità e coerenza nelle nostre azioni sindacali. Come FP CGIL, abbiamo sempre operato in conformità a questi principi, fornendo contributi concreti e tangibili per la tutela dei lavoratori. Un esempio significativo è stato l’aumento dell’indennità di specificità per la Polizia Penitenziaria. Tuttavia, nonostante i nostri sforzi, questo incremento resta insoddisfacente: non si raggiunge nemmeno il 7,92% sulla retribuzione tabellare previsto per le Funzioni Centrali, con il comparto sicurezza e difesa fermo a poco sopra il 6%. Questi risultati sono lontani dal compensare l’impatto dell’inflazione cumulata nel triennio 2022/2024, ferma al 16,5%.
Sul tema delle retribuzioni e della perdita del potere d’acquisto, abbiamo sottolineato che i lavoratori in divisa stanno subendo una riduzione reale pari a circa il 10%, pari a – 289,35 € al mese. Tale situazione richiede un intervento urgente, del Governo e del Parlamento che in questo momento sta discutendo la Legge di bilancio per il 2025: anche per queste ragioni chiediamo che il tavolo delle trattative rimanga aperto e che vengano messe a disposizione del contratto maggiori risorse, a partire da quelle individuate per le prossime tornate contrattuali, in modo da favorire la chiusura del contratto attuale, senza ulteriori rinvii o dilazioni.
Previdenza complementare e pensione dedicata
Un ulteriore tema critico è quello della previdenza complementare e della pensione dedicata. Malgrado le risorse previste dalla legge di bilancio 2022, anche grazie alla nostra mobilitazione e agli impegni specifici assunti dall’allora Ministro Brunetta, queste non sono state utilizzate e, ad oggi, non è previsto alcun intervento concreto in materia previdenziale. Invece, si continua a discutere di un allungamento della carriera lavorativa, senza considerare adeguate soluzioni per garantire un futuro dignitoso ai lavoratori, tra l’altro con una legge di bilancio proposta dal Governo che vede un taglio lineare delle facoltà assunzionali per tutto il pubblico impiego, bloccandole al 75% del turnover. È questa la valorizzazione delle forze dell’ordine tanto sbandierata da tutta la compagine governativa e dalla Presidente Meloni in primis?
Figura del negoziatore
In merito all’istituzione della figura del negoziatore, abbiamo espresso forti perplessità sull’avvio dei corsi di formazione prima che tale ruolo sia formalmente istituito e definito. Riteniamo necessario procedere con una chiara definizione del profilo prima di intraprendere iniziative formative, per evitare confusione e spreco di risorse.
Conclusioni
L’attuale contratto si dimostra inadeguato nel rispondere alle reali necessità dei lavoratori del comparto. FP CGIL continuerà a battersi con determinazione per ottenere migliori condizioni economiche e normative, tutelando per intero il potere d’acquisto e non accontentandoci di un piccolo ristoro come qualcuno ha detto al tavolo, per il diritto a una pensione dignitosa e per una formazione strutturata e coerente con le esigenze operative. Confidiamo che il dialogo e il confronto possano portare a risultati concreti e significativi per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Corpo della Polizia Penitenziaria.
Donato Nolé Florindo Oliverio