È trascorso oramai quasi un mese da quando il Direttore dell’INL ha lasciato il suo incarico per pensionamento. Da allora non si è saputo più nulla. Tanto rapido fu l’avvicendamento ai vertici dell’INL quando arrivò l’attuale Governo che, all’insegna del “non bisogna disturbare chi produce ricchezza”, cambiò immediatamente i vertici dell’Ente (significativamente, INL fu il primo Ente del comparto a subire lo “spoil system”), quanto lenta è ora la nomina del nuovo Direttore.
Sia chiaro: non ci appassiona il toto-nomi, ma riteniamo significativo ed emblematico che a distanza di quasi trenta giorni dal pensionamento del precedente Direttore, il Governo – e in particolare la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, cui spetterebbe il compito di formulare la proposta – non abbia ancora provveduto con la nomina del nuovo.
Del resto, è noto che in Italia non esistano problemi relativi alla sicurezza sul lavoro, non vi siano morti sul lavoro, non sussistano problemi di illegalità nel mercato del lavoro; quindi, che fretta c’è a nominare il nuovo direttore dell’INL?
Nella speranza che la nomina arrivi con l’urgenza che dovrebbe essere propria di un Paese civile, ciò che noi chiediamo è che vi sia qualcuno capace di dare ruolo all’Ente e alle sue attività e che si immagini una presenza forte e autorevole dell’Ispettorato, in grado di realizzare una visione integrata dell’attività di vigilanza a partire da quelle già attualmente svolte, che torni a fare vigilanza di qualità e non ispezioni “a strascico”.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |