Ieri pomeriggio all’ARAN si è tenuta la seconda riunione per la sequenza contrattuale per il personale ENAC, ANSFISA e ANSV prevista dal CCNL Funzioni Centrali 2019/2021.
L’agenzia in apertura ha presentato un’ipotesi di testo della sequenza contrattuale che definisce l’applicazione del nuovo ordinamento professionale al personale dei tre enti con alcune specificità. Viene istituita una figura professionale autonoma fuori ordinamento degli «ispettori specialisti» che dovrebbe accogliere le figure professionali di area operativa inquadrate in C3 di ENAC e ANSV, conservando tutte le indennità e la retribuzione tabellare corrispondente al precedente ordinamento. Viene inoltre previsto il mantenimento dello status quo, e quindi la collocazione fuori ordinamento, anche per i professionisti della seconda qualifica funzionale. Per il restante personale è prevista la trasposizione automatica nelle aree definite dal CCNL 2019/2021, nonché tutti gli istituti normativi ed economici previsti dal contratto.
Come Funzione Pubblica CGIL abbiamo rimarcato che avremmo preferito percorrere altre strade che mantenessero l’unicità dell’applicazione del nuovo ordinamento professionale che a nostro giudizio potessero prevedere una maggiore tutela del personale dell’area operativa in servizio. Anche per queste ragioni abbiamo manifestato la nostra contrarietà al mantenimento fuori ordinamento dei professionisti di seconda qualifica, chiedendo almeno che venissero individuate quali parti del nuovo ordinamento andassero applicate loro, come invece fatto correttamente per la nuova figura professionale fuori ordinamento degli «ispettori specialisti», pur evidenziando subito un problema riguardo l’attribuzione dei differenziali stipendiali: se ne prevedevano massimo n. 2 di importo pari a 2.700 euro annui, ovvero un ammontare complessivo più basso di quanto riconosciuto ai funzionari del nuovo ordinamento e per questo abbiamo chiesto che ne venissero riconosciuti almeno n. 4.
Abbiamo poi rilevato come nell’allegato A relativo alle declaratorie dei profili della figura professionale fuori ordinamento degli «ispettori specialisti» fosse contenuta una specifica chiaramente rivolta ad un possibile profilo per ANSFISA. Per queste ragioni abbiamo chiesto di chiarire se è intenzione dell’amministrazione aprire le porte al reclutamento di questi profili: se fosse così è necessario prevedere la trasposizione automatica di quanti già oggi svolgono da anni a questa parte attività ispettiva e di controllo nell’ambito della mission istituzionale di ANSFISA come addetti alla supervisione.
Abbiamo richiesto inoltre l’estensione al 31 dicembre 2026 dal 30 giugno 2026 previsto come termine per la realizzazione delle progressioni verticali in deroga ex art. 18 del CCNL 2019/2021.
L’ARAN in sede di replica ha ritenuto di formulare alcune proposte tra cui: l’estensione al 31 dicembre 2026 del termine per la realizzazione delle progressioni verticali in deroga ex art. 18 CCNL 2019/2021 e il riconoscimento di n. 3 differenziali stipendiali di importo pari a 2.700 euro annui per gli «ispettori specialisti» invece dei n. 2 inizialmente previsti. Per quanto riguarda la trasposizione automatica del personale in servizio di ANSFISA nell’ambito della nuova figura professionale fuori ordinamento degli «ispettori specialisti», l’agenzia ha ritenuto di dover effettuare alcuni approfondimenti con l’amministrazione. Per queste ragioni si è convenuto un rinvio breve a lunedì 25 novembre alle ore 11 per la prosecuzione della trattativa.
Per il Comparto Funzioni Centrali
Andrea Russo