INPS, IL CANTO DEL CIGNO

30 Ottobre 2024

Sono trascorsi due mesi da quando abbiamo condiviso l’ultimo report sul numero di dipendenti in servizio presso l’Istituto. Sessanta giorni di calendario in cui abbiamo registrato altre duecento unità in meno.

Tra operatori, assistenti e funzionari a vario titolo, in Istituto oggi sono presenti 24.245 lavoratrici e lavoratori. Il deficit di risorse rispetto al fabbisogno è evidente e a pagarne dazio sono principalmente le strutture territoriali, dove le carenze di organico – in assenza di interventi – potrebbero presto o tardi mettere a repentaglio i servizi per la cittadinanza.

Mancano infatti all’appello 2.747 funzionari, 1.315 assistenti, 640 operatori.

È un canto del cigno che richiede una presa di coscienza collettiva: serve personale, servono risorse, molte di più di quelle che il Governo ha stanziato per il comparto delle Funzioni Centrali! Servono concorsi regionali, serve un’allocazione che sia efficiente, senza conculcare i diritti che il Legislatore garantisce con le assegnazioni provvisorie!

Perché ciò possa avvenire, non ci stanchiamo di ripeterlo, INPS deve fare la sua parte: deve adottare una modalità più trasparente nella stima delle carenze d’organico, indicando chiaramente quante unità mancano a livello provinciale, rappresentando le criticità sede per sede, agenzia per agenzia. La rappresentazione deve essere veritiera, basata sui carichi di lavoro effettivi che gravano su ciascun territorio.

La nostra linea è sempre stata chiara: difendiamo i presidi territoriali come avamposto dei diritti della cittadinanza, ma non possiamo mettere a repentaglio o sotto stress i colleghi che lavorano sui territori più periferici, trattandoli alla stregua della fanteria di prima linea.

Troppo spesso si susseguono voci di intemperie agli sportelli, di sedi in cui si registrano situazioni tumultuose.

L’ansia sociale che questo Ente gestisce merita maggiore attenzione: il ruolo dell’INPS è unico nel panorama nazionale ed è estremamente delicato. Anche per questo non ci stanchiamo di combattere. Non è una questione di meri numeri: è in gioco la dignità del servizio pubblico e il valore del nostro impegno.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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